A due giorni e poche ore da uno dei Draft NBA più attesi della storia continuiamo nella nostra scoperta dei migliori prospetti di questa ricchissima annata, tornando per l’occasione in Europa: il prospetto in questione è Jusuf Nurkic, uno dei tre giocatori di estrazione balcanica che andranno ad arricchire il gruppo “International” insieme a Dario Saric e Bogdan Bogdanovic, tutti di nazionalità differente, ma provenienti dalla stessa area della ex Yugoslavia, nonché avversari nella Lega Adriatica. Proprio nelle Final Four della Lega Adriatica il Cedevita Zagabria di Jusuf ha affrontato prima il Partizan di Bogdanovic, battuto anche grazie a 13 punti in 15 minuti di Nurkic, costante minaccia in area, dove ha continuato ad ottenere viaggi in lunetta, e poi il Cibona di Dario Saric, dove Nurkic ha brillato di meno e soprattutto ha dovuto lasciare la scena ad uno straordinario Saric. Tuttavia la vendetta non si è fatta attendere e nella serie finale del campionato croato si è riproposto il derby di Zagabria con una facile vittoria per 3-0 del Cedevita, seppur con un apporto molto limitato del centro della Bosnia ed Erzegovina. Difatti a differenza degli altri due giovani talenti Nurkic ha ricevuto un minutaggio limitato nella sua squadra (sotto la guida del guru Jasmin Repesa), anche per motivi che vedremo, ma la giovane età ed alcuni sprazzi di ottimo basket dall’alto di un fisico da centro NBA non l’hanno fatto passare inosservato agli occhi degli scout NBA, rendendolo una probabilissima scelta da top 20. Andiamo allora a vedere pregi e difetti di questo prospetto.
Parlando dei punti forti del ragazzo non possiamo che iniziare con la sua struttura fisica: 2.11 m di altezza, 127 kg di peso e un’apertura alare di 2.18 rappresentano una presenza imponente anche a livello NBA, specialmente considerando la penuria di centri dell’ NBA attuale, con Jusuf che si va a posizionare subito dietro ad Embiid se parliamo di potenziale per il ruolo in questo Draft. Vero aspetto intrigante del giocatore più che il fisico però è la mobilità che lo stesso possiede, con piedi rapidi ed un ottimo equilibrio del corpo.
Offensivamente parliamo di un ottimo giocatore di pick’n’roll, un eccellente bloccante grazie al proprio imponente fisico e al contempo un efficiente ricevitore, grazie alla propria mobilità che gli consente di muoversi rapidamente, liberarsi e ricevere passaggi in post per delle conclusioni ad alta percentuale. Proprio il post, naturalmente, è la sala operatoria preferita di Nurkic: migliorato nel gioco spalle a canestro, Jusuf è particolarmente a suo agio nell’uso del gancio, specialmente con la mano destra, nel quale dimostra un eccellente tocco nei pressi del ferro, riuscendo a realizzare anche tiri fuori equilibrio e con l’uso del tabellone. Possiede una spin move ormai collaudata che gli permette di smarcarsi ed usare la preferita mano destra ed il fisico, unito alla classica aggressività balcanica, gli permette di imporsi anche nel gioco in post più duro.
Eccellente tagliante, Nurkic non temendo il contatto riesce molto spesso ad ottenere viaggi in lunetta che realizza con buone percentuali (circa il 70%), andando a costituire sostanzialmente un terzo del suo apporto offensivo nell’ultima stagione, un’arma preziosa anche in ottica NBA.
Parlando di un centro un aspetto importante da analizzare è quello legato ai rimbalzi, dove Nurkic eccelle: considerando i circa 16 minuti di utilizzo nella lega Adriatica i suoi quasi 6 rimbalzi a partita sono un numero molto elevato, così come i tre rimbalzi offensivi per allacciata di scarpe che lo rendono uno dei giocatori più interessanti del Draft in questo fondamentale. Il centro balcanico usa ottimamente il proprio fisico per dominare in area, ma allo stesso unisce grande grinta e costanza e soprattutto una buona tecnica: perfetti i suoi tagliafuori a rimbalzo difensivo, mentre a rimbalzo offensivo mostra grande volontà nel cercare extra possessi, andando a catturare anche i suoi stessi errori. Da non sottovalutare i suoi istinti per il gioco e la sua buona visione dello stesso, con molti possessi che passano per le sue mani in post, lasciando intravedere cose molto interessanti come possiamo osservare:
Andando nella metà campo difensiva ci sono sicuramente aspetti da migliorare e che presto vedremo, ma il potenziale è enorme e molto si è già visto nella sua carriera europea: dotato di una mobilità laterale rara per un giocatore della sua stazza e di mani molto rapide, Nurkic è pericoloso sulle linee di passaggio dimostrandosi un buon ladro di palloni e ovviamente sa chiudere la via del canestro agli avversari con delle stoppate, come vediamo in questo video:
oltre alle giocate spettacolari però l’aspetto più interessante rimane proprio la sua mobilità unita a quel fisico che lo rende potenzialmente letale nel contenere le penetrazioni dei lunghi avversari e talvolta orientabile su giocatori più piccoli, senza far pesare il mismatch.
Passando ai difetti del ragazzo sicuramente possiamo iniziare da un atletismo sotto gli standard NBA e da un gioco spesso basato sulla propria forza e fisicità, aspetto che basta e avanza per fare la voce grossa in molti ambiti europei, ma che rischia di renderlo deficitario nel momento in cui dovrà affrontare i lunghi NBA, per quanto la stessa non sia più così ricca di centri dominanti come una volta. Il gioco di Nurkic risulta poi troppo spesso istintivo, poggiante sulle sue abilità e meno sulla comprensione del gioco: come detto possiede buona visione e istinto, ma quando si affida solo a questi tende a incappare troppo spesso in errori, palle perse (troppe le quasi 2 per 16 minuti) e cattivi tiri, vedasi i ganci fuori equilibrio a cui si accennava ad inizio articolo, che quando entrano mostrano la morbidezza delle sue mani, ma quando escono sottolineano scelte da rivedere. Offensivamente poi non ha ancora una dimensione all’infuori del pitturato, cercando poco i jumper e realizzandoli con percentuali che sfiorano a malapena il 30%.
Per quanto riguarda la difesa abbiamo parlato del grande potenziale, ma al momento è l’aspetto principale per il suo limitato uso: continuamente con problemi di falli, Nurkic dimostra poca costanza, posizione spesso assente e una povera lettura delle situazioni e dei movimenti avversari, abboccando alle finte, aiutando con tempi sbagliati e andando a cercare continuamente la palla dopo essere stato superato da giocatori più rapidi,incappando in continui falli che gli impediscono di stare in campo con costanza. Spesso fuori posizione, “difende” sugli avversari sostanzialmente andando a sbattere su di loro,mentre in post talvolta si dimostra troppo facile da battere considerando la mole fisica di cui dispone e l’aggressività mostrata in altri aspetti del gioco. Rimangono poi da verificare i suoi atteggiamenti fuori e dentro al campo da gioco, con la sua facilità nel lamentarsi animatamente con gli arbitri che potrebbe non essere ben vista considerando anche la linea dura tenuta dai referee NBA.
Proiettato sostanzialmente tra la dodicesima e la ventesima (ma difficilmente oltre la diciassettesima) chiamata del prossimo Draft, Jusuf Nurkic è certamente un giocatore molto interessante e dal grande potenziale, ma al momento alquanto grezzo. Ripulire il proprio gioco dagli aspetti più istintivi e “selvaggi”, migliorare in difesa sfruttando il proprio potenziale e evitando di auto-impedirsi minuti di gioco e fare passi in avanti col jumper sono imperativi per divenire un giocatore di rotazione NBA con la prospettiva di poter divenire anche qualcosa di più. Se deciderà di fare immediatamente il salto in NBA avrà probabilmente un minutaggio ridotto che dovrà vedere di aumentare infondendo fiducia allo staff col proprio impegno in allenamento, ovviamente sempre che questo si traduca in risultati sul campo, ma considerando la sua possibile proiezione nell’arco di quattro-cinque anni una scelta da metà giro non sembrerà più così strana, ma a tratti doverosa.