Notizia shock quella riportata da espn.com: l’esperienza di Jason Kidd come head coach dei Brooklyn Nets potrebbe già essere giunta al termine. Sembra infatti che la dirigenza dei Nets abbia risposto con un secco no alla richiesta di Kidd, il quale dopo una più che buona stagione di debutto nel ruolo di allenatore, dove ha ottenuto 44 vittorie e 38 sconfitte che gli sono valse l’accesso ai Play Offs (perdendo al secondo turno contro i finalisti Miami Heat), ha esplicitamente chiesto la possibilità di avere più poteri manageriali, oltre al ruolo di allenatore; nello specifico, l’ex play-maker avrebbe chiesto di ottenere maggior potere nelle decisioni dello staff tecnico e nel reclutamento dei giocatori,e quindi sostanzialmente, di vedersi delegati alcuni poteri appartenenti al ruolo di GM.
La dirigenza dei Nets, non solo ha respinto le pretese di Kidd, ma lo ha anche formalmente autorizzato a poter avviare i contatti e a sostenere le famigerate interviste per il posto di allenatore( e dirigente) con i Milwaukee Bucks,dove il nuovo co-proprietario Marc Lasry, che è risaputo avere con Kidd ottimi rapporti risalenti al periodo in cui era socio minoritario dei Nets, sta già discutendo con la dirigenza della franchigia di Brooklyn riguardo la possibilità di far uscire Kidd dal suo contratto (della durata di 4 anni,per un totale di 10 milioni di dollari, di cui 7.5 garantiti) per accoglierlo a braccia aperte nel ruolo di allenatore-dirigente. Il tutto ha colto completamente di sorpresa sia l’attuale GM dei Bucks John Hammond che l’head coach Larry Drew, entrambi rispettivamente blindati e assunti la scorsa estate nel tentativo di ricostruire con successo la franchigia; tentativo decisamente naufragato a fronte del record fortemente negativo di 15 vittorie e 67 sconfitte, il peggiore di sempre nella storia della squadra.
I rapporti tra il GM dei Brooklyn Nets,Billy King e Jason Kidd hanno cominciato a logorarsi già nel mese di Dicembre 2013, quando il personalissimo cartellino della franchigia recitava la triste statistica di 10 vittore e 21 sconfitte, con King che chiese formalmente un cambio d’allenatore. Decisione non accolta dalla proprietà russa dei Nets, grazie al forte supporto dato a Jason Kidd dai potenti veterani Kevin Garnett e Paul Pierce, i quali hanno spinto fortemente affinchè Kidd rimanesse nel suo ruolo di capo allenatore. Da li in poi la rinascita, l’approdo ai Play Offs che sembrava insperato, la vittoria al primo turno contro i Toronto Raptors, fino ad arrivare all’intensa serie contro gli Heat, dove i Nets sono comunque usciti a testa alta; e proprio dopo l’eliminazione al seondo turno, Kidd avrebbe ufficialmente richiesto la possibilità di avere più potere manageriale.
La decisione finale sarà tuttavia molto influenzata sia dal fatto che anche Kidd detiene una piccola quota di partecipazione nei Brooklyn Nets, sia dai rinnovi contrattuali di Garnett, Pierce e soprattutto Shaun Livingston, tutti e tre convinti sostenitori di Kidd; anche in questo caso dunque, il futuro di una franchigia passa per l’imminente free agency.