Paul George e Lance Stephenson
Antefatto: dopo un ottimo inizio di stagione, durante il quale Lance Stephenson sfornava triple doppie per la propria squadra e si inseriva alla perfezione nel sistema Pacers, il rendimento è andato calando durante i Playoffs. “Born Ready” ha toccato nuove punte da “cavallo pazzo“: un soffio nell’orecchio di Lebron James ricorda qualcosa? Soprattutto nel corso della decisiva serie con Miami, oltre alle scenate e alla sregolatezza, “Sir Lance-a-lot” non è più stato in grado di essere una pedina fondamentale nella squadra di Indianapolis.
Larry Bird e il suo allenatore Frank Vogel espressero rammarico per i colpi di testa del giovane.
Il famoso soffio
Alcuni giornalisiti, inoltre, terminata la serie persa con i Miami Heat, chiesero a Paul George se avrebbe voluto Stephenson in squadra anche per la stagione seguente, considerando che questi diveterà in estate unrestricted free agent. George, dopo una pausa, rispose: “Non lo so”, per poi recuperare con un risposta più politicamente corretta.
Ora, dopo un paio di mesi, George è tornato sul tema, dichiarando che lo accoglierebbe a braccia aperte.
Penso che quelle parole siano state riportate fuori contesto. Io e Lance siamo stati insieme per quattro anni e mi piacerebbe continuare a giocare con lui. Quando ho detto “non lo so”, intendevo che non ho idea di cosa vorrà fare lui. Non so dove sceglierà di andare e cosa deciderà la dirigenza. So per esperienza che le contrattazioni non sono facili, ma mi piacerebbe ancora vedere il nostro #1 ancora con i colori dei Pacers.