20.2 punti, 4.9 rimbalzi, 3.7 assist e 1.1 rubate per partita di media conditi da un 44.2% dal campo e un 37.8% dall’arco: questo è il biglietto da visita di Vince Carter, uno dei pezzi di medio-alto livello che potrebbero fare molto comodo ad una squadra che vuole essere contender. Lo scorso anno Vince ha dimostrato ampiamente di poter essere ancora uno dei grandi protagonisti della lega nonostante la sua veneranda età (tutti noi abbiamo ancora nella mente il buzzer beater che ha spaventato San Antonio), ha rischiato di vincere il premio come “sesto uomo” grazie alla produzione dalla panchina costituita da 11.9 punti, 3.5 rimbalzi e 2.6 assist per partita.
Ora è tempo di free-agency e le grandi squadre sono tutte in fila per poter offrire un contratto non alto per un giocatore dalle qualità indiscusse, si parlerebbe di Miami, Oklahoma e Portland, poi… Poi ci sarebbe la soluzione più romantica, firmare per la squadra da dove tutto è iniziato, quei Toronto Raptors che però non sembrano essere in grado di potergli dare una squadra da titolo, il vero motivo che spinge un campione 37enne a continuare a superare i propri limiti.