Si prospettano giorni frenetici in quel di Houston: i Rockets infatti, dopo aver fallito l’assalto ai “big three” della free agency, ovvero LBJ, Anthony e Bosh, i quali hanno rispettivamente firmato (e rifirmato) per i Cleveland Cavaliers, i New York Knicks e i Miami Heat, tenteranno di ingaggiare uno tra Kevin Love e Rajon Rondo. Tuttavia entrambe le trattative non sembrano essere di facile attuazione, in quanto sia Love che Rondo non sono free agent, e sebbene il primo abbia fortemente espresso la volontà di lasciare Minneapolis (pur non avendo ancora esercitato l’opt out), il discorso è diverso per “Rajone“, con un contratto in scadenza nel 2015, ma che più volte ha dichiarato, in unisono con la dirigenza, di voler rimanere a Boston ancora a lungo. L’unica soluzione possibile per i Rockets rimane quella di una trade quindi, con la possibilità di scambiare giocatori ed eventuale scelte future per arrivare già da subito ad uno dei due fuoriclasse nel mirino; lo spazio salariale non sembra essere al momento un problema per Houston, in quanto ha lasciato partire Parsons, destinazione Dallas, risparmiando così 45 milioni di dollari, cifra più che ragionevole con cui costruire una base per stilare un contratto degno della presenza di Love o Rondo all’interno del proprio roster. Intanto ai Rockets è arrivato Trevor Ariza, buonissima alternativa tecnica ma non così economica (32 milioni di dollari per 4 anni di contratto): le fondamenta dei futuri Rockets sono state gettate, ora c’è da completare il progetto verso il gradino più alto (se è azzardato parlare di titolo, per lo meno evitare di uscire al primo turno di play offs), con un vero e proprio salto di qualità.