Jerry Colangelo
Nell’era dell’internet 2.0 è facile perdersi nel mare di dichiarazioni che vengono rilasciate tramite i mezzi più disparati. Zach Harper di CBSSports.com ha provato a fare un po’ di chiarezza in merito ad alcune parole recenti di Jerry Colangelo, manager del team USA Basketball.
Ad un mese dall’inizio dei mondiali di Spagna, Team USA si trova a fronteggiare pesanti defezioni. L’ultima è quella di Kevin Durant, che ha lasciato il training camp – un po’ di sorpresa – adducendo come motivazione la fatica e stanchezza ereditate dalla lunga stagione NBA. Inoltre, ancor prima del brutto infortunio in cui è incappato Paul George, anche Kevin Love aveva dato forfait: secondo molti addetti a causa della complicata situazione contrattuale e delle trattattive in corso per la sua cessione, ormai quasi certa.
Nella giornata di Giovedì, Jerry Colangelo ha rivelato ai cronisti sportivi che la causa dell’abbandono di Kevin sarebbe appunto la delicata “situazione contrattuale”. Ma a quale “Kevin” si riferiva? Durant o Love?
Jay Cohen della Associated Press è convinto che si tratti della stella degli Oklahoma City Thunder, e scrive così su Twitter:
Interessanti parole di Colangelo sul ritiro di Durant: “Si è trovato in una situazione in cui non aveva altra scelta” ha detto.
Alle richieste di spiegazione di Nancy Armour ha risposto: “Semplicemente per la situazione contrattuale”.
Anche Nancy Armour di USA Today – appunto – crede che il riferimento sia a “The Slim Reaper“:
Colangelo ha affermato che la decisione di Durant sia stata dettata dalla “situazione contrattuale”. Il MVP 2014 è sotto contratto con i Thunder fino al 2016, ma ci sono speculazioni sul ritorno nella città natale Washington D.C. al momento della free agency. Inoltre, con il termine del contratto con Nike, la casa di Baltimora Under Armour, starebbe tentando di accaparrarselo.
Kevin Love
Craig Miller, scrive sempre Harper, avrebbe invece comunicato a CBS che Colangelo si riferiva ad un altro Kevin: Kevin Love, dei – per ora – Minnesota Timberwolves.
La “situazione contrattuale” in riferimento a Love avrebbe molto più senso, – afferma Zach Harper – considerando le trattative in atto che coivolgono Anthony Bennet, Andrew Wiggins e una chiamata al primo turno del 2015 (dai Miami Heat), oltre al fatto che gli rimane un ultimo anno sul contratto prima dell’opzione per diventare free agent. Un infortunio durante la preparazione al mondiale rovinerebbe certamente tutta la trattativa.