I mondiali di pallacanestro sono ormai vicini, e oltre alla prestigiosa possibilità di rappresentare la propria nazionale, per alcuni atleti rappresentano anche un’importante vetrina con cui mettersi in mostra ed eventualmente riuscire a strappare un contratto: è il caso di Leandro Barbosa, 31enne playmaker brasiliano che ha giocato parte della stagione 2013-2014 con i Phoenix Suns (squadra che ne aveva lanciato la notorietà durante il primo decennio degli anni 2000), ma attualmente free agent proprio a causa della scadenza del contratto con i Suns, valido fino alla fine del campionato ormai conclusosi.
Leandrinho non ha ancora sostenuto colloqui veri e propri con franchigie NBA, se non qualche discussione, e al momento vuole concentrarsi solamente sull’imminente Mondiale, con la speranza di convincere qualche società a puntare su di lui, e soprattutto, cancellare i dubbi sul suo stato fisico, che di recente ha lasciato più di qualche perplessità.
Queste le sue parole a basketballrealgm.com, rilasciate prima dell’esibizione del Brasile proprio contro la nazionale stautinitense,
“Non so cosa ne pensano i proprietari delle squadre riguardo al Mondiale, ma spero di poter fare un buon lavoro e magari qualche squadra lo nota, mi sento in salute; se avessi la free agency costantemente in testa, non sarei in grado di essere me stesso in campo. Magari poi firmerò un contratto e ne sarò molto felice.”
Molto chiari i piani di Barbosa, che ha segnato nella partita (persa 95 a 78) 13 punti, con 5 su 15 dal campo, 4 assist e 4 rimbalzi; focalizzarsi sul mondiale per convincere l’NBA a puntare ancora su di lui.
Le statistiche della scorsa stagione non sono infatti da buttare via: dopo l’infortunio del febbraio 2013 che gli aveva provocato la rottura del legamento crociato anteriore e la prima parte di stagione disputata in Brasile, “the Brasilian Blur” ha registrato con la maglia dei Phoenix Suns la media di 7.5 punti e 18.4 minuti di gioco, per 20 partite complessive, cifre che, accompagnate da un buon mondiale, possono garantirgli ancora un’esperienza nella Lega americana.