Ty Lawson è già carico come una molla, pronto ad iniziare quella che dovrà essere la stagione del riscatto per lui e per i suoi Denver Nuggets. L’annata scorsa è stata da dimenticare sotto molti punti di vista, in particolare per quanto riguarda gli infortuni che hanno falcidiato il roster a disposizione di coach Brian Shaw.
Quest’anno in Colorado la volontà è quella di invertire la rotta e tornare a lottare per un posto nei Playoffs, come ribadito anche dal playmaker con la maglia numero 3 a Jeff Caplan di NBA.com.
La gente non ci considera soprattutto per come è andato l’ultimo anno, ma se fossi in loro starei attento a sottovalutare noi come squadra. Credo che dobbiamo concentrarci tutti sulla difesa, a partire dal training camp che scatterà tra breve. Tutti conosciamo le nostre capacità in attacco, sappiamo che possiamo segnare in molte maniere. Adesso è il momento di focalizzarci di più sulla fase difensiva: più stoppate, più aggressività sulla palla e non, dobbiamo lottare su ogni pallone. Se riusciremo a combinare un ottimo rendimento sia in attacco sia in difesa, credo che ci toglieremo parecchie soddisfazioni.
Denver gioca una pallacanestro ad alto ritmo, con più di 100 possessi a partita – terza squadra della Lega per numero totale di possessi a gara nella passata stagione – basata sull’energia, sulla fisicità e sull’atletismo dei suoi lunghi dinamici come Javale McGee e Kenneth Faried e sulle conclusioni dal perimetro di giocatori affidabili come Aaron Afflalo, cavallo di ritorno a Mile High City dopo qualche stagione di esilio ad Orlando.
Senza contare il rientro graduale in rotazione di Danilo Gallinari, vero ago della bilancia della squadra insieme al folletto uscito da North Carolina, giocatore fondamentale in entrambe le metà campo per garantire i giusti equilibri e col carattere e la leadership necessari per prendersi le responsabilità nei momenti decisivi delle partite.