Quando si scrive di Michael Jordan, non si ha più bisogno di particolari introduzioni, la sua leggenda parla per lui. Ma come narrava Federico Buffa, in campo che nella vita, il killer instinct di MJ nei confronti di chi lo contestava o ne dubitava, sia dentro che fuori dal parquet, era (ed è) più che propoziale rispetto al suo grado di permalosità: e nel decantato moleskine delle “vendette” dove Michael è solito scrivere i nomi di chi gli ha mancato di rispetto pare essere finito nientemeno che Charles Barkley, anch’egli icona del basket e amico di lunga data di His Airness.
Come riportato dal Daily News, Sir Charles ha dichiarato di come la sua storica amicizia con il simbolo dei Bulls si sia incrinata a causa delle critiche di Barkley riguardo la gestione dei Charlotte Bobcats (recentemente tornati Hornets), franchigia di cui Jordan è diventato il proprietario a partire dal 2010: le frasi dell’ex Suns, da tempo opinionista TNT, si riferivano ai terribili record dei Bobcats risalenti a 3 stagioni fa, specialmente a quella del 2011-2012 (l’anno del lockout),che ha visto i Bobcats registrare una statistica di 7 vittorie e ben 59 sconfitte.
“Credo che Michael si sia arrabbiato per alcune cose che ho detto riguardo ai Bobcats, cose che tanto per cominciare erano vere. Come ho detto in passato, io sarò sempre onesto e sarò sempre corretto. Devo dire che Michael sta facendo un lavoro migliore, ma un paio di anni fa, per la precisione 3 anni fa, quando hanno stabilito il peggior record della storia dell’NBA, Mike non ha fatto un buon lavoro. E l’ha presa sul personale”.
Queste le parole di Chuck, che ha poi confermato di come consideri Jordan un fratello, specie per averlo aiutato a inserirsi nel mondo dell’NBA, facendo intendere che da parte sua il rapporto è tranquillamente ricostruibile: ce la farà MJ a superare l’astio nei confronti del suo collega ed (ex) amico? D’altronde “solo Jordan può battere Jordan”…