E’ un Andrea Bargnani alla riscossa quello che si presenta al raduno dei New York Knicks per le presentazioni ufficiali davanti a giornalisti locali ed internazionali. Uno degli argomenti che ha sempre fatto discutere il popolo newyorkese è proprio rappresentato dalle reali capacità cestistiche del lungo italiano, prima accolto con moderato entusiasmo e poi rinnegato e malvoluto all’aumentare delle difficoltà che han visto la franchigia della grande mela fallire una stagione dalle alte aspettative.
“Il mio gomito ora sta bene, l’infortunio che ho patito lo scorso anno è stato superato. E’ stato complicato ma questa estate ho lavorato bene per tornare al meglio. Tutti a NY vogliono fare molto meglio di quello che è stato fatto lo scorso anno, ora ci resta solo che andare in campo e lavorare sul triangle offense, sono curioso di impararlo nei dettagli dall’interno. Tutti conosciamo, più o meno, di cosa si tratta vedendolo da fuori ma è un sistema molto complesso e non vedo l’ora di impararlo. E’ un sistema che coinvolge tutti e fa girare molto la palla, si basa sull’altruismo e questo coinvolgimento fa sì che tutti si sentano parte importante dell’attacco. La difesa? Sarà sicuramente una delle cose per le quali dovremmo concentrarci maggiormente anche perchè l’anno scorso sotto questo punto di vista non abbiamo fatto grandissime cose, diciamo così. L’obiettivo? Fare un grandissimo training camp, usare ottobre per imparare un sistema nuovo da zero e partire carichi per la nuova stagione dove vogliamo sorprendere tutti. L’obiettivo personale? Vengo da tre stagioni colmi da infortuni che mi han permesso di giocare spezzoni di stagioni e di conseguenza il primo obiettivo è quello di stare bene fisicamente e poi di aiutare in qualsiasi modo Derek Fisher per aiutare la squadra a vincere. I playoff sono il nostro obiettivo, possiamo arrivarci. A New York sto bene, è un onore indossare questa maglia e avere Fisher e Phil Jackson con noi. “