Paul Pierce ha firmato un contratto biennale con i Wizards e ha dichiarato che il cambio di casacca è stato dovuto in prima istanza all’assenza di una reale offerta da parte del front office della squadra di Brooklyn. Il volere di The Truth era di restare al fianco di Kevin Garnett, continuando l’avventura con i Nets anche dopo la partenza di coach Kidd e il ridimensionamento del piano di Prochorov per puntare al titolo.
“Con tutte le buone speranze, pensavo di restare a Brooklyn con Kevin. Gli ho detto che se non si fosse ritirato, probabilmente avremmo giocato ancora insieme. Però alla fine i Nets non mi hanno fatto nessuna offerta e, dopo aver parlato con Garnett, ho iniziato a valutare le varie opzioni.”
Lo staff dei Nets ha dichiarato di non aver voluto trattenere in città Paul Pierce per non infierire sui costi dei salari, data la loro scelta di tagliare i costi generali di tutte le operazioni: per la sola scorsa stagione, tra salari e luxury tax, i Brooklyn Nets hanno pagato circa 170 milioni di dollari. Quest’anno la proiezione realistica dei costi si aggira intorno ai 120 milioni e Pierce avrebbe aggiunto una ventina di milioni che avrebbero infierito su una squadra che peraltro aveva già a disposizione molte ali piccole.
“I Nets sono una squadra che ha cambiato direzione e linea di pensiero. Volevano tagliare i costi ed è come se avessero sentito di non poter essere una contender. Ora, secondo me, sono in una posizione di stallo e io non voglio trovarmi in quella situazione. Non so se avevano intenzione di agire tramite sign-and-trade, ma io ho deciso di agire costruendo da solo il mio futuro. Non posso mettere le mie speranze nelle mani di qualcun altro, ed è per questo che ho deciso di trasferirmi nella capitale.”
Pierce si trova ora in una realtà totalmente diversa, con un gruppo di ragazzi pronto a stupire la NBA e con il compito di chioccia che deve portare per mano Wall e compagni nell’olimpo della lega.