Dopo l’allenamento di lunedì a El Segundo, Kobe Bryant si è presentato davanti ai microfoni dei giornalisti rilasciando dichiarazioni interessanti su argomenti di estrema attualità NBA come lo è il nuovo (e già annunciato) contratto TV che porterà nelle casse della lega miliardi di dollari in più così come “attuale e innovativa” sarebbe l’idea di accorciare la durata delle partite per un totale di 44 minuti effettivi di gioco:
“E’ vero i giocatori sono strapagati, ma lo sono anche i proprietari. Bisogna lottare per difendere il proprio valore di mercato. Ascoltate, gli affari sono affari e penso che la gente a volte si confonda perchè i giocatori , per vincere la lega, accettano anche di guadagnare molto meno di quanto non sia il loro reale valore di mercato. E’ molto facile guardare ai giocatori elite della NBA e parlare dei loro stipendi (alti) comparandoli con quelli di giocatori normali, però nessuno guarda a quello che guadagnano i proprietari delle franchigie e quanti ricavi generano grazie alle superstar. Inoltre ora è stato annunciato un nuovo contratto TV che aumenterà i ricavi della lega di alcuni milioni di dollari rispetto al passato, sarà interessante vedere cosa succederà quando si parlerà del nuovo contratto collettivo (2017) anche perchè sono convinto che il contratto collettivo che abbiamo firmato nel 2011 ora è in contrapposizione con questo nuovo accordo TV. Da giocatore penso che tu debba pensare a ciò che puoi ottenere, senza pensare a quale sia la percezione del pubblico. Io sono il giocatore più fortunato della NBA perchè ho avuto la fortuna di giocare per una squadra che storicamente si prende veramente cura dei propri giocatori, che remunera i propri giocatori in base al merito, se si guarda ai proprietari di altre franchigie invece si assiste a giocatori sottovalutati e sottopagati se non addirittura tagliati, i Lakers queste cose non le fanno. Le partite da 44 minuti invece dei soliti 48? Sono uno della vecchia scuola, ma per l’età che ho non sarò certo io a lamentarmi”