New Orleans Pelicans season preview: The Rise Of The Brow

 

Nella prossima stagione i New Orleans Pelicans saranno sotto i riflettori per la prima volta da quando Chris Paul è stato ceduto nel 2011. Queste aspettative non sono casuali, ma sono dovute alla crescita esponenziale di Anthony Davis, uno dei giocatori più talentuosi della lega. Un’altra nota positiva, oltre all’ex Wildcats, è che i Pelicans potranno finalmente giocare insieme, grazie al recupero di giocatori importanti come Jrue Holiday, Eric Gordon e Tyreke Evans, giocatori che possono dare man forte al numero 23. Coach Monty Williams, con all’arrivo di un veterano come Omer Asik ha potuto assemblare una squadra che può dir la sua nella division (forse) più competitiva della lega.

 

 

Smoothie King Center

 

Acquisti: Omer Asik, Jimmer Fredette, John Salmons, Patric Young

CessioniAl Farouq Aminu, Jason Smith, Brian Roberts, Anthony Morrow, Greg Stemsma

 

 

Il quintetto titolare

 

 

La Panchina

 

Tabella dei Salari

 

 

 

Il Coach

 

Monty Williams sta preparando al meglio la squadra per questa nuova stagione. Le aspettative sono tante, i suoi Pelicans con l’arrivo di Omer Asik e l’esplosione cestistica-mediatica di Anthony Davis saranno sulla bocca di tutti; ed è per questo che i playoff, nonostante la western conference sia molto agguerrita, sono più abbordabili degli scorsi anni. I Pelicans hanno concluso la passata stagione con un record negativo di 34-48 arrivando dodicesimi. Dopo la positiva esperienza ai mondiali di Spagna come assistant coach, Williams ha dichiarato che una delle cose più importanti che ha imparato durante la spedizione di Team USA è stata quella di fidarsi dei propri giocatori, delle sue stelle. La prossima stagione Monty Williams opterà per un basket più flessibile, consentendo ai suoi giocatori iniziative personali durante le partite. La chiave del suo gioco sarà saper leggere i momenti cruciali delle partite, in modo da poter cambiare a seconda delle circostanze i vari ruoli dei giocatori in campo.

 

Giocatore Chiave Attacco

 

Con 20.8 punti di media a partita durante la scorsa stagione, Anthony Davis sarà la prima scelta in attacco per coach Williams. Evans, Gordon e Holiday possono essere degli attaccanti con buoni fondamentali, ma Unibrow è sicuramente il giocatore che può fare la differenza in attacco grazie alle sue straordinarie doti tecniche e atletiche. Prima di vincere l’oro ai mondiali di Spagna, Davis si è allenato tutta estate sul post basso e tiro dalla media, quest’ultimo potrebbe essere un’arma vincente per un giocatore del suo ruolo. Portare lontano da canestro giocatori che fanno fatica a difendere dalla media distanza diventerà consuetudine nell’attacco dei Pelicans, specialmente quando avrà la palla il numero 23. La grande prestanza fisica e due braccia che sembrano le ali di un boing 747 aiuteranno sicuramente  questo giovane gruppo a fare il salto di qualità. Non è strano che un giocatore di livello come Kevin Durant abbia dichiarato: “Davis Sarà il prossimo MVP”.

 

Giocatore Chiave Difesa

 

Qui la scelta ricade ancora una volta su Anthony Davis. Un difensore formidabile nel pitturato con statistiche da capogiro se si pensa all’età (21): la scorsa stagione il numero 23 dei Pelicans ha totalizzato una media di 2.8 stoppate e 1.3 palle rubate a partita. Un 2.08 per 100 kg di peso così agile non si vedeva da molto tempo, riesce sempre a recuperare l’uomo grazie alle sue braccia lunghissime e al suo atletismo. Un aiuto importante arriverà da Asik che aiuterà Davis sotto canestro a proteggere il ferro e darà sostanza per battagliare contro i lunghi della western conference.

 

Rivelazione della squadra

 

Ryan Anderson ritorna finalmente in campo dopo una stagione agognata da infortuni e da problemi personali. Anderson sembra pronto e abbastanza sano per tornare ai livelli della stagione 2012/13, anno in cui New Orleans lo prese con una sign-and-trade da Orlando. Un prototipo di ala grande che può giocare da riserva o affiancare Davis in attacco quando coach Williams decide di schierare il quintetto piccolo, modulo in cui Anderson può far valere la sua abilità a rimbalzo, nonostante sia un giocatore perimetrale. Con il suo tiro da tre letale Anderson sarà l’arma in più per questi Pelicans che necessitano di un tiratore  in grado di alleviare la pressione sotto canestro che subiranno Davis e Asik.

 

Miglior innesto

 

L’aggiuta di Asik nel quintetto titolare è forse il miglior innesto che New Orleans potesse fare. Non solo aggiunge sostanza e forza in fase offensiva, ma anche un sacco di esperienza in fase difensiva. Un veterano che può aiutare Davis al salto di qualità definitivo, magari togliendoli un po’ di pressione, sarà una spalla importante sotto canestro: i blocchi che creerà per il tiro dalla media distanza di Davis saranno vitali per avere alternative in attacco.

 

 

Punti di forza di questi Pelicans

Anche se Anthony Davis è il leader indiscusso di questo gruppo di giovani talenti, il pacchetto backcourt potrà dir la sua se la chimica di squadra sarà quella giusta. Il Front Office di New Orleans ha fatto un buon lavoro, riuscendo in pochi anni a creare un roster di giovani stelle con caratteristiche peculiari, un mix di tiratori dalla media distanza e giocatori che possono fare la differenza in transizione e in post basso.

 

 

Punti deboli di questi Pelicans

I Pelicans hanno certamente del talento all’interno del loro roster, ma non è amalgamato nel migliore dei modi: Jrue Holiday, Eric Gordon e Tyreke Evans sono tre guardie che in media tengono molto il pallone in mano e non aiutano ad aprire il campo, certamente non il massimo se il giocatore più forte della squadra è un lungo che ha bisogno di essere servito in movimento, specialmente nei pick n’ roll.

 

Miglior scenario stagione 2014-15

50-32

Davis si è allenato moltissimo per migliorare le sue abilità e incrementare la massa muscolare. Miglioramenti che potranno aiutare a suon di prestazioni sul campo sia in attacco che in difesa i Pelicans. Asik è uno dei migliori protettori del pitturato della lega, e Ryan Anderson lasciatosi completamente l’infortunio alle spalle, creerà con Davis un frontcourt inarrestabile quando il monociglio più famoso della lega verrà spostato in alcuni casi in posizione di centro. Se Holiday torna a impostare il gioco, Eric Gordon perde peso e si concentra sul tiro dalla distanza e sulla difesa e Tyreke Evans sfrutta gli spazi creati da Davis e Asik per tiri ad alta percentuale di realizzazione i Pelicans potrebbero entrare nella top 10 degli attacchi NBA.

 

Peggior scenario stagione 2014-15

37-45

Nel caso in cui Anderson non riuscisse a recuperare del tutto l’infortunio, i problemi dal perimetro per i Pelicans aumenterebbero in maniera spropositata, con la conseguenza di privare New Orleans dell’unica e vera ala piccola perimetrale della squadra. Difficile sarà amalgamare le singole abilità dei giocatori di New Orleans, coach Williams rischierebbe il posto nel caso in cui non riuscisse a restare tra i primi tre posti della southwest division.

 

Pierre

 

 

 

 

 

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Pubblicato da
Matteo Platto

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