Chicago Bulls, San Antonio Spurs, Oklahoma City Thunder, Miami Heat, New York Knicks, Los Angeles Lakers. No, non sono le favorite al titolo NBA per la stagione 2014/15, ma sono alcune delle squadre che avrebbero voluto (o rivoluto, nel caso dei Lakers) Pau Gasol con loro. Alla fine, come tutti sappiamo, a spuntarla sono stati proprio i Bulls di coach Thibodeau e di Derrick Rose.
A distanza di dieci giorni dall’inizio ufficiale della stagione, il catalano è tornato a parlare del suo passato a L.A. e del suo rapporto con Kobe Bryant:
“Voleva (Bryant N.d.R) che ci ritirassimo insieme, e devo dire l’opzione mi intrigava particolarmente. Una parte di me voleva rimanere con lui, e provare a vincere nuovamente qualcosa. Ma alla fine, nel profondo sapevo che era giunta l’ora di cambiare aria, di iniziare da capo e di trovare nuovi stimoli”.
Sul perché della scelta dei Bulls:
“Penso che i Bulls abbiano un gran potenziale, che qui si possa conquistare qualcosa di speciale. Abbiamo un ottimo mix tra giocatori esperti e giovani affamati che non hanno ancora raggiunto il loro massimo, ma che ci sono vicini. Volevo essere parte di questo, perciò mi sono detto: hey, io voglio andare a Chicago!”
E ancora:
“Dopo una fantastica corsa con i Lakers, le ultime stagioni sono state dure. A un certo punto mi sono reso conto che volevo trovarmi in una nuova situazione, dove poter esplorare a fondo le mie caratteristiche e poter dare il mio contributo. Chicago è il posto giusto, da quando sono qui mi sento ringiovanito.”
Sulle tante franchigie che si erano interessate a lui la scorsa estate:
“A un certo punto mi sono reso conto che tutte le possibilità erano buone, non c’era una scelta sbagliata”.
Chiusura infine con le parole di incoraggiamento di Phil Jackson, suo ex coach ai (bei) tempi dei Lakers:
“Una volta scelta Chicago, Jackson mi ha mandato un messaggio, dicendomi che avrei amato questa città, che sarei stato felice qui e che era la scelta giusta da fare.”