Lance Stephenson avrebbe voluto continuare a giocare per gli Indiana Pacers. Un paio di settimane fa aveva dichiarato di avere addirittura pianto, quando aveva dovuto comunicare alla franchigia di Indianapolis di aver firmato con i Charlotte Hornets. Ora, in un’intervista all’Indianapolis Star, svela alcuni particolari: i Pacers gli avevano dato un breve periodo di tempo per decidere. Lance capì che quel tempo era scaduto quando C.J. Miles venne confermato.
Volevo rimanere in Indiana, ma mi diedero un termine entro cui fare una scelta. Non avevo tempo per prendere una decisione. Il tempo che mi diedero era quello di cui avevano bisogno loro, prima di prendere un’altra strada. Dovevo scegliere in fretta, così io ed il mio agente abbiamo deciso di sentire altre squadre.
Il 2 Luglio i Pacers scelsero il “Piano B”, arrivando all’accordo con il free agent C.J. Miles. Nella ricostruzione di Stephenson, il contratto siglato da Miles significava per lui un biglietto di sola andata, via da Indianapolis.
Non erano rimaste altre possibilità. Loro non avevano più nè soldi nè altro. Appena risposi negativamente alla prima offerta, loro firmarono C.J.: penso che fossero convinti che non sarei mai più tornato indietro. Mi sono sentito ingabbiato.