Categorie: Primo Piano

A Tutto Fantabasket! 3a puntata: I Centri

Dopo aver parlato di Guardie (qui il link della 1a puntata) e Ali (qui il link della 2a puntata), eccoci giunti ai Centri. I big men sono croce e delizia del fantabasket: potrebbero essere la vostra salvezza, ma allo stesso tempo potrebbero essere la vostra rovina.

Individuare i due centri top di questa stagione non è per niente difficile: ovviamente, ci riferiamo ad Anthony Davis e DeMarcus Cousins. Partiamo dal primo.

Da quando ha fatto il suo ingresso in NBA (correva l’anno 2012, AD venne scelto con la prima chiamata assoluta dagli allora New Orleans Hornets), Davis ha fatto registrare dei miglioramenti impressionanti. La sensazione è che unibrow dominerà il pitturato per molti anni. La fisicità del nativo di Chicago è impressionante, le sue braccia tentacolari sono in grado di arrivare ovunque: Anthony Davis è qualcosa di molto simile al prototipo del lungo moderno. Cosa ci aspettiamo da lui? Doppia-doppia punti-rimbalzi (diciamo 20 punti e 10-11 rimbalzi), 2-3 stoppate e 1-2 rubate: prendetelo, costi quel che costi.

Passiamo ora a DeMarcus Cousins. L’anno scorso, DMC è stato il miglior giocatore in assoluto per rapporto fantapunti/minuti giocati. Il centro dei Sacramento Kings è riuscito a far registrare una media di 22.7 punti, 11.7 rimbalzi, 3 assist, 1.5 rubate e 1.3 blocchi, il tutto in soli 32 minuti a partita! Ciò che stupisce di DMC è l’abilità nel saper fare qualsiasi cosa, nel bene e nel male: il talento a disposizione è immenso, ma come tutti i giocatori di questo tipo, spesso le prestazioni in campo sono state accompagnate da bizze, in campo e fuori. Nonostante ciò, vi sentiamo di consigliarvi senza dubbio l’acquisto di Cousins, anche perché il prezzo non è per niente proibitivo (13,5 crediti per un centro come lui si spendono volentieri).
Dovessimo scegliere tra Davis e Cousins, vi diremmo di puntare sul lungo dei Pelicans, ma entrambi rappresentano il top del top per le vostre fantasquadre.

Veniamo adesso al capitolo Dwight Howard: consigliato o sconsigliato? Trovare una risposta a questa domanda non è facile, bisognerebbe aprire una rubrica a parte per parlare di Howard, tuttavia ci sbilanciamo dicendovi che sì, Dwight Howard è da prendere, ma solo se (per qualche ragione a noi oscura) non credete/avete simpatia in Davis o Cousins. La fisicità del centro dei Rockets è impressionante, possiede una forza supersonica, sotto canestro è spesso dominante, ma esiste anche il rovescio della medaglia, che consiste nella scarsa (eufemismo) abilità ai liberi, nelle palle perse e nei momenti di blackout mentale. Metteteci che l’anno scorso è stato quello con meno stoppate a partita di media (1.8) da quando è in NBA, ponderate il tutto per un prezzo elevatissimo (17,5 crediti, è il centro più caro di tutti), e forse arriverete anche voi alla conclusione che ci sono opzioni migliori.

Passiamo ora alle possibili delusioni di quest’anno. Il primo nome che ci viene in mente è quello di Roy Hibbert. Il lungo dei Pacers l’anno scorso è stato autore di un ottimo avvio di stagione, per poi rendersi protagonista di una seconda parte di RS a tratti tragicomica. Quest’anno il panorama dei ragazzi di Frank Vogel è nero, il roster è stato falcidiato da mercato e infortuni, perciò ci aspettiamo che Indiana faccia molta fatica a costruire gioco e a fare punti. State alla larga da Hibbert, troppo incostante e spesso deludente.

Il secondo giocatore che vi sconsigliamo è Tyson Chandler. Nella scorsa stagione, trascorsa con i New York Knicks, gli infortuni hanno spesso tenuto ai box il californiano (solo 55 partite disputate). Chandler rimane uno dei migliori centri difensivi della lega, le medie fatte registrare l’anno scorso non gli rendono giustizia, ma dal punto di vista offensivo non si può certo dire che Tyson sia un fattore. Proprio per le sue scarse attitudini offensive (e per l’elevato costo di acquisto) vi consigliamo di guardare altrove.

Ultimo di questa (infausta) lista è Anderson Varejao. Nonostante il ruolo da titolare in quella che con ogni probabilità sarà la prima o la seconda squadra della Eastern Conference, il centro brasiliano dovrebbe giocare pochi minuti a partita (l’anno scorso chiuse con 27.7 di media, quest’anno il minutaggio dovrebbe abbassarsi ulteriormente), e da lui ci aspettiamo rimbalzi e poco più: guardate altrove.

Prima di elencare le possibili sorprese di quest’anno, apriamo un breve capitolo su Brook Lopez. Un Lopez sano e in perfette condizioni fisiche è a mani basse tra i migliori centri dell’NBA, e da un punto di vista fantabaskettista andrebbe a completare il podio dietro a Davis e Cousins. Purtroppo, bisogna fare i conti con la realtà, e questa realtà dice che le condizioni fisiche del californiano sono un’incognita, e con ogni probabilità lo saranno per il resto della stagione. Lopez ha già avuto una ricaduta seria dopo il primo infortunio, l’anno scorso ha giocato solo 17 partite, e la sue (imponenti) dimensioni di certo non lo aiutano a recuperare in maniera veloce e definitiva. Puntare su Lopez allo stato attuale delle cose è da considerarsi una scommessa: dipende tutto dalla vostra propensione al rischio.

Ed eccoci giunti alle possibili sorprese di quest’anno.
Al primo posto mettiamo Nerlens Noel: la scelta numero 6 del Draft 2013 viene da un anno di inattività, quindi si può considerare a tutti gli effetti un rookie. Noel durante la sua carriera collegiale ha dimostrato di essere un signor difensore, in grado di stoppare tutto ciò che gli passa davanti. Dovrebbe partire titolare nel quintetto dei 76ers, che non hanno alcuna ambizione di classifica, quindi minuti e importanza dovrebbero essere garantiti. Da lui ci aspettiamo qualcosa di molto vicino ai 15 punti, 8 rimbalzi, 2-3 stoppate e 1 rubata a partita. Il prezzo è di quelli stra-invitanti (solo 7 crediti, costa meno di McGee e Perkins!!!): prendetelo, se riuscirà a stare alla larga dagli infortuni avrete fatto un grande affare.

Il secondo nome che vi consigliamo è quello di Jordan Hill. Il centro dei Lakers negli ultimi anni ha avuto un eccellente rapporto fantapunti/minuti giocati, la concorrenza in quel di LA non è di quelle da non dormirci la notte (Robert Sacre e Ed Davis con tutto il rispetto non sono certo Hakeem Olajuwon e Patrick Ewing), perciò da Hill ci aspettiamo qualcosa che sfiorerà la doppia-doppia punti-rimbalzi. Certo, Jordan Hill non deve essere la vostra prima opzione, ma un pensiero ci si può fare.

Il terzo nome che vi proponiamo è quello di  Samuel Dalembert. Il nuovo centro dei Knicks è potenzialmente in grado di mettere a segno una doppia doppia punti-rimbalzi ogni sera, la sua presenza a rimbalzo è sempre stata notevole, e il frontcourt di New York di certo non brilla per profondità. Dalembert non deve ovviamente essere il vostro centro titolare (quello è tutto un altro discorso), ma come riserva l’Haitiano naturalizzato Canadese è un’ottima scelta.

Dulcis in fundo, chiudiamo questa puntata con Jonas Valanciunas. Il lituano ha già fatto vedere a tratti lo scorso anno (soprattutto nella parte di stagione dopo l’All-Star Weekend) di che pasta è fatto, e siamo pronti a scommettere che questa sarà la stagione della definitiva consacrazione. Certo, a Toronto forse servirebbero due palloni solo per DeRozan e Lowry, ma siamo convinti del fatto che Valanciunas si rivelerà una delle maggiori sorprese dell’anno.

Si chiude qui la 3a puntata della rubrica ‘A Tutto Fantabasket!’. La prossima si focalizzerà sui migliori rookie di quest’anno.

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Pubblicato da
Federico Saltalamacchia

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