PUNTATA SETTE
Sabato 1 Novembre si è svolto a New York il Draft 2014 della NBA Development League. Prima di entrare nel merito, ecco un piccolo “ripasso” sulla composizione dei roster delle squadre della D-League:
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“Returning players“: ogni squadra detiene i diritti su ogni proprio giocatore delle ultime due stagioni. Se non è stato rilasciato, potrà essere inserito nel nuovo roster.
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“NBA affiliate players“: le squadre NBA che limano il proprio roster al termine della preseason, possono affidare alla propria affiliata in D-League fino a quattro dei “tagliati” (finchè rimarranno free agents).
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“Atleti locali“: ogni team della D-League, durante l’offseason, invita giovani cestisti ai propri “provini“. Fra i partecipanti potranno esserne scelti un numero massimo di cinque per entrare nel roster ufficiale.
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Scelte del Draft
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Assignments: le franchigie NBA possono assegnare i propri prospetti (nei primi 3 anni di carriera) alla D-League per un periodo di maturazione.
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Free Agents: nel corso della stagione, i roster vengono arricchiti dalla presenza di atleti che hanno provato esperienze in campionati internazionali o veterani NBA che tentano di tornare sul palcoscenico più importante dalla “porta secondaria“.
A titolo d’esempio, propongo il roster dei Delaware 87ers, ufficializzato per il training camp (subirà importanti modifiche nel corso della stagione). La colonna di destra indica appunto la “provenienza” dell’atleta. “Open tryout” indica gli atleti scelti tramite workout locali.
Nel roster degli 87ers, avrete notato, ben 8 componenti provengono dal Draft: non è un caso singolare. Infatti il draft della D-League, pur assomigliando in molti aspetti a quello della NBA (con scambi di scelte, ecc), differisce nel fattore quantitativo: i turni di scelta sono ben otto, di cui sei obbligatori e due facoltativi. Gli atleti eleggibili (quest’anno 180) sono quelli che hanno firmato lo “Standard Player Contract” con la NBA Development League. Ricordiamo infatti che i giocatori non stipulano un contratto con una delle 18 squadre, ma direttamente con l’organizzazione della D-League. Dal 2 Novembre in poi le squadre hanno la possibilità di cominciare i training camp: la valigia deve essere pronta prima di conoscere la destinazione!
Dei 180 cestisti eleggibili, la maggior parte proviene direttamente dal college, mentre alcuni arrivano da campionati internazionali ed altri hanno già maturato esperienza in NBA. Tra questi: Marquis Teague (scelto al primo giro, con già due stagioni NBA alle spalle), Carrick Felix (7 partite con i Cavaliers la scorsa stagione), Erik Murphy (24 partite con i Bulls) e un veterano come Luther Head (però finito fra i 58 undrafted). Inoltre, un giocatore scelto al Draft potrebbe avere già avuto esperienza nella stessa D-League, se vi è stato assegnato in passato da una squadra NBA (è anche il caso della prima scelta assoluta).
Qui si può trovare il resoconto finale del Draft. Vediamo di seguito alcune fra le prime chiamate ed altri Pick interessanti. Qualche volto è già noto alla NBA, altri portano un cognome “pesante”.
Prima scelta assoluta:
GRAND RAPIDS DRIVE – ROBERT COVINGTON
Per lui 7 partite in NBA con i Rockets, ha già mostrato il proprio valore in D-League essendo stato assegnato ai Rio Grande Valley Vipers per lunghi tratti di stagione. Il prodotto di Tennessee State ha tenuto medie di oltre 23 punti e quasi 10 rimbalzi in 42 partite di D-League. Le buone percentuali dalla distanza e le capacità atletiche hanno convinto la squadra affiliata ai Detroit Pistons a puntare su di lui.
Giro 1 – Scelta 2:
SANTA CRUZ WARRIORS – ELLIOT WILLIAMS
Anche il secondo pick è “Made in Tennessee”: nativo di Memphis, ha frequentato un anno di college a Duke per poi passare alla University of Memphis facendo lievitare le proprie cifre. Per lui già 91 partite in NBA fra Portland e Philadelphia. Le buone prestazioni ai 76ers e la sua velocità fulminante suggeriscono una breve permanenza nella lega minore.
Giro 1 – Scelta 3:
AUSTIN SPURS – ERIK MURPHY
Uscito dalla University of Florida, per l’ala-centro già 24 presenze ai Bulls, in scampoli di partita. Mano educata al tiro, ma come big man deve ancora rinforzare difesa e rimbalzo. Non poteva avere maggior fortuna di essere scelto dalla squadra affiliata ai campioni in carica.
Giro 1 – Scelta 4:
SANTA CRUZ WARRIORS – CARRICK FELIX
La comparsata ai Cavaliers e l’assegnazione ai Canto Charge non lo hanno aiutato ad esplodere, la scorsa stagione. Durante i tre anni ad Arizona State si è ritagliato un ruolo da shooting guard, vedremo se riuscirà a farlo anche a livello NBA.
Giro 1 – Scelta 5:
GRAND RAPIDS DRIVE – BEN HANSBROUGH
Il fratello minore di Tyler non è certo un novellino. Uscito nel 2011 da Notre Dame, si è già fatto le ossa in NBA ed in Europa (girovago fra Slovenia, Spagna e Germania). Riuscirà ad affermarsi in D-League? Probabilmente la maturità già aquisita sarà una marcia in più.
Giro 1 – Scelta 9:
OKLAHOMA CITY BLUE – MARQUIS TEAGUE
Altro fratello eccellente (Jeff Teague), scelto al primo giro del Draft NBA 2012 dai Chicago Bulls. Al piano superiore non è ancora riuscito a dimostrare il proprio talento, opportunità che il prodotto di Kentucky potrebbe avere in D-League.
Giro 2 – Scelta 9:
SANTA CRUZ WARRIORS (CEDUTO A TEXAS LEGENDS) – YUKI TOGASHI
La guardia giapponese aveva infiammato la Summer League di Las Vegas, cui aveva preso parte con la divisa dei Mavericks. La squadra di Dallas lo ha voluto nella propria affiliata, arrivando a lui tramite trade. “Toga”, già amato dal pubblico, potrebbe diventare un fenomeno nei prossimi mesi: il gap in altezza potrebbe non essere un problema. Chi ha detto “Earl Boykins”?
Giro 3 – Scelta 4:
RED MAINE CLAWS (CEDUTO A RENO BIGHORNS) – DAVID STOCKTON
Nome altisonante per eccellenza di questo Draft. David è proprio il figlio di John, bandiera dei Jazz. Nonostante l’ultima stagione da play titolare a Gonzaga, le cifre non impressionano e la strada verso la NBA è in salita. Ma se buon sangue non mente… Il talento c’è, è nei geni.
Giro 4 – Scelta 10:
WESTCHESTER KNICKS – TODD MAYO
Plumlee, Morris, Dragic, Curry, Teague: alle ultime coppie di fratelli in NBA potrebbe aggiungersene un’altra. Ecco arrivare il fratello del già affermato O.J., Todd Mayo. Dovrà dimostrare di essere la guardia esplosiva vista a Marquette. Intrigante l’ambiente Knicks, visto il tanto entusiasmo a Westchester per la nuova squadra che apre i battenti.
A questi nomi si potrebbe aggiungere anche Ricardo Barbosa, fratello di Leandro, scelto al settimo giro sempre dai Knicks. Sottolineo che la lista proposta qui sopra non ha alcun intento di individuare i “migliori” o “NBA ready”. Si tratta semplicemente di un’antologia delle prime scelte e di altri “personaggi interessanti” visti al Draft. I roster delle squadre di D-League sono in continua evoluzione, e solo fra qualche tempo si potrà capire chi è veramente pronto ad entrare nella pallacanestro che conta.
Precedenti puntate della rubrica “Angolo D-League”:
Puntata Zero
Puntata Uno
Puntata Due
Puntata Tre
Puntata Quattro
Puntata Cinque
Puntata Sei