Doc Rivers striglia i suoi ragazzi: il coach dei Los Angeles Clippers ne ha abbastanza delle troppe rimostranze che ogni partita i suoi giocatori rivolgono verso gli arbitri e li invita ad un comportamento più consono. Ecco le sue dichiarazioni rilasciate a Robert Morales del Long Beach Press-Telegram.
“Penso che come squadra noi dobbiamo andare in campo per giocare a pallacanestro, e basta. E’ già difficile giocare, figuriamoci giocare ed arbitrare allo stesso tempo. Dobbiamo scegliere una via o l’altra. Non voglio più vedere un mio giocatore protestare per ogni minima situazione di gioco, se ce n’è bisogno parlo io con gli arbitri.”
Un richiamo duro, esplicito, senza troppi giri di parole, indirizzato in generale a tutto il suo roster ma più nello specifico ad alcuni che sono più soliti incappare in proteste reiterate nei confronti dei referees: per fare qualche nome, Chris Paul – un tecnico all’attivo nelle prime 4 uscite stagionali – DeAndre Jordan – già a quota 2 in questa speciale classifica – e Blake Griffin – che in queste prime partite non ne ha ancora ricevuto uno ma che spesso esagera nei colloqui coi direttori di gara.