Ormai è risaputo che Kobe Bryant è il solo cannone offensivo dei Los Angeles Lakers (seppur sia tornato Swaggy P) e durante questo inizio di stagione, in cui si vede Kobe come miglior marcatore della lega con 26.7 punti di media, si è palesata una strana situazione che vede il Mamba ‘on fire‘ negli avvii di gara ma decisamente in ghiaccio dopo il secondo quarto. Il campione gialloviola ha provato a spiegare questo fenomeno, indirizzandolo verso un fattore puramente fisico, dovuto alla stanchezza nelle gambe che non gli permette di tirare con la stessa sicurezza di quando scende in campo nei primi minuti.
“Durante il secondo tempo delle partite tendo a faticare un po’ probabilmente per via della stanchezza alle gambe. Il mio tiro risulta spesso corto anche se non ho dolore alle gambe. Penso di dover lavorare per renderle più forti ma a 36 anni mi sembra normale dover trovare il giusto equilibrio ed il giusto ritmo per affrontare così tante partite.”
Coach Byron Scott ha dichiarato di voler ridurre il minutaggio in gara per Bryant contestualmente ad una riduzione del tempo di allenamento durante i giorni ‘off’. Staremo a vedere come se la caveranno i Lakers con questo ulteriore problema e come reagirà Kobe per tornare al top.