Davanti a lui c’è solo un “mostro leggendario” di questo sport, Kobe Bryant a 36 anni guida la classifica dei giocatori più prolifici offensivamente della lega. In seconda posizione c’è, appunto, lui: Anthony Davis. New Orleans ha imparato ad amarlo dopo una preoccupante prima stagione da “immaturo” del gioco (più per il fisico ancora poco sviluppato che per la tecnica, quella sempre sublime), i tifosi delle altre franchigie hanno imparato (e stanno coninuando a farlo) a temerlo, ma soprattutto a rispettarlo.
Il rispetto è la componente più importante del processo educativo di una persona, Anthony Davis questo lo sa e ringrazia il suo passato per essere diventato ciò che è ora, un uomo che vive da privilegiato senza dimenticare il luogo e l’ambiente da cui è partito. Forse proprio per questo nella serata pre-thanksgivingday lui e la sua famiglia hanno supportato e distribuito pasti al Salvation Army Center for Hope di New Orleans, il passato non si scorda mai:
“Io sono stato fortunato perchè avevo cibo in tavola ogni giorno, ma ho visto tanta gente meno fortunata di me a Chicago dove sono cresciuto, è per questo che voglio restituire qualcosa, perchè so che chi non ha niente o ha poco si trova in una situazione difficile. Alcuni di questi ragazzi (presenti al Salvation Army Center) non hanno cibo o faticano a procurarselo, durante le festività si sentono molto soli. Io cerco di illuminare un poco la loro giornata, facendoli sentire un po’ più speciali del solito. Ogni volta che vedo un senzatetto per strada gli regalo dei soldi se ho dei contanti con me. Non sai mai con che persona si ha a che fare, alcuni mi dicono che possono essere dei truffatori, ma non sai mai veramente cosa possono aver passato. Se fossi io in una situazione come quella vorrei che qualcuno mi aiutasse ad uscirne, ed è proprio quello che cerco di fare in ogni maniera possibile.”
Campione fuori dal campo, campione in campo, come ha confermato coach Monty Williams che della sua star proprio non può farne a meno, ammirandone la sua etica di lavoro durante gli allenamenti: “uno col suo talento e con la sua etica del lavoro non può far altro che migliorare sempre”. Dei complimenti, però, Davis se ne fa poco, anche dopo partite qualitativamente impressionanti:
“Se guardate il mio telefono troverete più di 1500 messaggi non letti, a me queste cose non interessano.Dopo le partite tanta gente mi manda messaggi dicendo che ho giocato bene, di continuare per questa strada. Io non posso far altro che rispondere solo GRAZIE, tutto qui. Il futuro? New Orleans è una bellissima città, amo stare qui perchè c’è una grande atmosfera e stiamo riportando i tifosi all’arena. L’organizzazione dei Pelicans è fantastica e amo i miei compagni di squadra, devo dire che la direzione che abbiamo preso è quella giusta, poi nel futuro non so cosa ci sarà. So solo che mi sto innamorando sempre più di quello che ho ora.”