I Miami Heat non sembrano essere più la scontata contender che è apparsa consecutivamente nelle ultime 4 edizioni delle Finals, vincendone 2, ed è inutile negare come la partenza di LeBron James abbia influenzato ambiente, gioco e cap salariale (ricordiamo il rinnovo a 118 milioni di dollari di Chris Bosh); nonostante ciò la franchigia vuole essere protagonista della prossima post season tentando soprattutto di scalare l’attuale quinto posto nella Eastern Conference, momentaneamente dovuto ad un record di 9 vittorie e 7 sconfitte.
Stanotte però è arrivata una sonora batosta per mano dei Wizards, con la squadra di Washington che ha sconfitto quella della Florida 107 a 86 nonostante un Dwyane Wade, rientrato questa settimana dopo un problema ad una coscia, da 20 punti e un Bosh da 21 più 8 rimbalzi. A ricompattare la fiducia verso la squadra e soprattutto verso il front office, velatamente accusato di non aver rimpolpato qualitativamente il roster durante la free agency, ci ha pensato proprio Wade con le seguenti parole raccolte da Frank Isola del New Yotk Daily News:
“Non bisogna mai dubitare di Pat Riley, e nemmeno di Micky Arison (proprietario degli Heat, ndr). Hanno avuto successo in passato, lo riavranno di nuovo”.
Queste le brevi parole di Flash volte forse a rispolverare la vittoria del titolo nel 2006, quando con una squadra non certo stellare come quella degli ultimi anni i Miami Heat si sono aggiudicati il loro primo storico campionato grazie proprio alla guida di Pat Riley, all’epoca in panchina come capo allenatore e non dietro la scrivania da General Manager che occupa adesso; ma cosa potranno inventarsi ora i dirigenti in quel di Miami?