Golden State Warriors, parla Joe Lacob: “Ecco perché ho licenziato Mark Jackson”

L’arrivo  di Steve Kerr sulla panchina dei Golden State Warriors dopo l’improvviso licenziamento di Mark Jackson aveva destato più di di qualche perplessità in quasi tutto l’ambiente dei Guerrieri, giocatori compresi (Jermaine O’Neil su tutti, tanto da non aver iniziato l’attuale stagione anche per questo motivo): l’attaccamento a Jackson, le nuove idee di Kerr sui ruoli dei giocatori e l’inesperienza per quanto concerne l’head coaching di quest’ultimo sembravano disegnare un quadro disastroso e una stagione non all’altezza delle aspettative. Ebbene, dopo qualche mese dagli sconvolgimenti estivi, i Warriors sono primi ad Ovest con un formidabile record di 16 vittorie e 2 sconfitte, un gioco esaltato da tutta l’NBA, un’attitudine difensiva maggiormente sviluppata e la consacrazione a “contender” per il titolo finale con tanto di Steph Curry associato al premio di MVP.

Kerr è quindi al centro di numerosi plausi ed elogi, specialmente provenienti dal co-proprietario della franchigia Joe Lacob che, dopo essersi caricato sulle spalle critiche e contestazione per l’allontanamento di Jackson autore di un’ottima stagione, è adesso al settimo cielo e considerato come un visionario in grado di compiere ottime scelte. E proprio Lacob ha voluto fare chiarezza sul licenziamento del “Reverendo“, rispondendo alle domande di Diamond Leung del Bay Arena News Group:

“Parte di tutto ciò è dovuta al fatto che Jackson non andava più d’accordo con nessuno all’interno dell’organizzazione. Guardate, ha fatto un ottimo lavoro e mi complimenterò sempre con lui con rispetto, ma non puoi avere contro 200 persone che non sono sulla tua stessa lunghezza d’onda”.

I rumors che vedevano Jackson colpevole di aver creato una mentalità stile “noi contro il resto del mondo” (compreso il front office a quanto pare) all’interno dello spogliatoio sembrano aver trovato dunque verità nelle parole di Jacob: e sebbene Jackson abbia ottenuto con questo atteggiamento la fiducia incondizionata dei giocatori, ha inevitabilmente pestato le scarpe a qualcuno dei “piani alti” in casa Warriors. Ma a quanto pare non è solo questo il motivo del suo licenziamento,dato che  sempre Lacob ci fornisce ulteriori dichiarazioni relative all’asincronia di vedute relative  all’ampliamento dello staff tecnico:

“Kerr ha fatto una grandissima cosa, che al tempo volevo facesse Mark Jackson ma che lui non ha mai voluto fare, ovvero assumere i migliori. A quel punto, io do carta bianca, prendete pure il mio portafogli: fate pure quello che volete per assumere i migliori assistenti che ci sono al Mondo. Punto, fine della storia. E la risposta di Mark Jackson è stata…’Beh, ho già il miglior staff.’ No, non ce l’hai. Mentre con Steve è andata in maniera molto, molto diversa”.

Kerr ha infatti assunto come assistant coach Alvin Gentry, proveniente dall’organizzazione di Doc Rivers, e Ron Adams, molto rispettato all’interno della Lega; che sia questo uno dei segreti dei Warriors di quest’anno? Lacob spera di si, ma attenzione: sa già cosa aspettarsi al termine della stagione…

“In questo momento, sono in cima al Mondo. Se però usciremo al primo turno dei play offs, farò una figura ‘barbina’ (ndr)  in pubblico…”

Share
Pubblicato da
Simone Maccari

Recent Posts

NBA All-Star Game 2025, cambia ancora il format: ci sarà un torneo a 4 squadre

La lega ha deciso per un nuovo format per l’All-Star Game del 2025

fa 22 ore

NBA, non c’è pace per i Sixers: quinto KO in fila e nuovo infortunio per Paul George

Ai problemi dei Sixers si aggiunge anche la preoccupazione per l’infortunio di George

fa 22 ore

Classifica NBA 2024-2025

Il quadro aggiornato notte dopo notte

fa 2 giorni

NBA, i Lakers volano sulle ali di un super Knecht

Il rookie ha segnato 37 punti con 9 triple, pareggiando il record NBA

fa 2 giorni

La NBA indaga i Knicks per violazione delle norme del salary cap

Sotto la lente la promozione del padre di Jalen Brunson ad assistente allenatore

fa 2 giorni

NBA, 200esima tripla doppia per Westbrook: nessuno come lui nella storia

Il giocatore dei Nuggets chiude con 11 punti, 10 rimbalzi e 14 assist

fa 2 giorni