Categorie: L.A. Lakers

Kobe Bryant: “Aiuto i miei compagni, un giorno dovranno essere pronti…”

La storia è un perenne susseguirsi di fatti che cambiano la concezione del presente, del passato e, piu’ che mai, del futuro. Kobe Bryant ne è parte inevitabile quando si tratta di NBA, vicinissimo a superare nella classifica dei “top scorer” di sempre il leggendario Michael Jordan. La stagione gialloviola però è tutt’altro che storica, i Lakers infatti si trovano nelle ultime posizioni della Western Conference, una stagione di transizione dicono…eppure il futuro sembra essere tutt’altro che roseo. L’attuale roster è ben lontano da ciò che i tifosi LosAngelini sono stati abituati a vedere negli ultimi decenni, ma per Kobe non è tutto da buttare:

“Questa squadra lavora sodo, questi ragazzi vogliono migliorare giorno dopo giorno. Si alzano la mattina presto per lavorare e fare i professionisti ed escono dalla palestra tardi perchè vogliono migliorare sempre un po’ di piu’. Ecco perchè non sono infelice della mia squadra, questa organizzazione ha provato a fare di tutto per ingaggiare i migliori free-agent sul mercato. Ci abbiamo provato, lo rispetto, lo apprezzo. Ora è tempo di andare la fuori (in campo, ndr) e fare il mio lavoro senza piagnucolare o lamentarsi di come sia andata. Sono tornato da una frattura al ginocchio, da un infortunio al tendine d’Achille in vecchia età, nessuno pensava che potessi muovermi e fare quello che sto facendo ora. A dirla tutta non me lo aspettavo nemmeno io ma so di aver lavorato tanto per essere qui. Non c’era uno schema preciso da seguire per farmi rassicurare del fatto che sarei tornato come prima, ho fatto tutto in modo minuzioso e mi sono goduto ogni singolo aspetto del processo che mi ha portato a giocare così.”

L’estate 2014 non ha portato buone notizie e cambiamenti significativi nel roster dei Lakers, le voci che si sono raccolte durante tutto il periodo estivo si sono sgretolate piano piano, fino a portare Lin e Boozer in un team che nel contempo aveva perso Pau Gasol. Kobe aveva persino interrotto le vacanze in Grecia per far parte della “squadra” che doveva convincere Anthony a firmare per la città degli angeli. Tutto vano.

“I fatti sono che Melo è rimasto a New York, parzialmente per motivi di tipo economico” ha rivelato Kobe. “Il ritorno a casa di LeBron invece parla da sè. Cosa volete che faccia? Nella mia carriera sono stato molto fortunato, non ci sono molte franchigie come quella dei Lakers, non ci sono tanti presidenti come lo è stato Jerry, ed ora Jim e Jeanie (Buss). Sono veramente coinvolti in tutto quello che riguarda i Lakers, hanno ancora fame. Sarei potuto finire in una squadra totalmente opposta alla storia dei gialloviola, chi lo sa come sarebbe stato in quel caso..E’ per questo che dicono che sono fortunato. Il record di punti di Kareem? Non so nemmeno quanti punti abbia, non mi interessa. Stagione negativa? Lavoro per migliorare: cerco di fare da maestro ai miei compagni, parlo con loro, li aiuto…perchè arriverà ancora il momento in cui saremo competitivi per il titolo, e quando saremo in quella situazione i miei ragazzi dovranno essere pronti.”

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Pubblicato da
Michele Ipprio

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