Kerr è convinto, Draymond Green non abbandona la nave

In casa Warriors sembra andare tutto a gonfie vele, ma alla fine di questa stagione la dirigenza di Oakland dovrà rispondere a troppe domande scomode. Una, se non la più scomoda, sarà legata al rinnovo contrattuale di Draymond Green.

Il giocatore, che in estate entrerà in free agency, percepisce uno stipendio pari a poco più di 900.000 dollari, nettamente un lusso per l’acqua che sta portando al mulino della miglior squadra della lega in questo momento, e dovrà per forza di cose arrivare ad intascare un modesto contratto che alcuni hanno avvicinato anche al fatidico ‘max contract’.  A questo proposito, con Curry (sottopagato per essere primo nella MVP Race), Thompson (appena rinnovato al massimo contrattuale), Bogut, Lee ed Iguodala che hanno contratti che si aggirano tra i 10 e i 20 milioni a stagione, rinnovare Green potrebbe essere un problema non da poco per gli addetti ai lavori, che dovranno trovare soluzioni alternative per tenere compatta la squadra e avere a disposizione tutti i pilastri della grande esposizione di quest’anno.

Alla finestra di Green si sono affacciate già alcune contendenti più o meno anonime, con Stan Van Gundy che è uscito allo scoperto dichiarando di essere disposto ad offrire il max contract per un giocatore che fa la differenza in entrambe le metà campo, con un set tecnico notevole contornato da una forza mentale e fisica che farebbe contento qualsiasi coach. Steve Kerr non ha lasciato però trasparire alcuna preoccupazione, affermando che Draymond resterà nella franchigia della Dub Nation per almeno altri 8-10 anni.

I dubbi ci sono e probabilmente le parole del neo-eletto allenatore della Western Conference all’ASG sono volate solo per non destabilizzare un ambiente che agli occhi di tutti sembra perfetto per risultati, gioco e mentalità. Le domande che riguardano il giocatore ex Michigan State restano ancora vive, con questo ‘amazing display‘ a tutto tondo che si potrebbe rivelare un caso isolato al sistema di gioco dei Warriors, o forse no.

Se volete saperne di più su Green e il suo ruolo all’interno dei Warriors, vi rimandiamo all’analisi dettagliata dell’arma in più di Golden State.

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Pubblicato da
Claudio Silvestro

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