Che Michael Jordan fosse eccessivamente competitivo non è certo una novità, e questo aspetto del suo carattere non si ammorbidiva neanche di fronte ai propri compagni. Pochi giorni fa Horace Grant aveva rispolverato un episodio avvenuto in allenamento, ricordando che si era scagliato addosso al seven footer Will Perdue assestandogli un pugno.
Perdue, interpellato sulla vicenda, ha fatto ulteriore luce raccontando la sua versione dei fatti. Il lungo aveva ricevuto il preciso ordine da Phil Jackson di portare dei blocchi irregolari, in preparazione ad una partita in cui, secondo gli scout di Chicago, Jordan si sarebbe trovato ad affrontare molti pick’n’roll per provare a metterlo in difficoltà. Dopo aver ricevuto diversi colpi, MJ fece sapere a Will che non era il caso di ripetere l’operazione o ne avrebbe pagato le conseguenze; Johnny Bach (assistente del coach) però intimò a Perdue di fare di nuovo la stessa giocata, così lo sventurato, stretto fra due fuochi, atterrò ancora His Airness con un blocco granitico. Michael scattò in piedi e lo colpì, ma prima che Perdue potesse far valere la sua stazza venne immobilizzato dai compagni: “You’re not going to hurt MJ!” era una regola fondamentale della squadra.
Stando alle parole di Grant scontri come questi erano frequenti, proprio perchè Coach Zen si divertiva a stuzzicare la competitività di Jordan, ma tutto è sempre stato risolto all’interno dello spogliatoio, cosa che oggi non sarebbe possibile per via della continua copertura mediatica.