“Di avere una ‘warrior mentality‘ ne parlano tutti. Taj è uno di quelli che oltre a parlarne ce l’ha”, parola di coach Thibs. Per oltre un mese Taj Gibson ha giocato avendo una lesione di secondo grado a un legamento della mano sinistra, senza che nessuno al di fuori della squadra lo sapesse. In quel lasso di tempo la sua produzione è comprensibilmente calata, facendo saltare a conclusioni affrettate la stampa che non sapeva dell’infortunio. “Verrà scambiato“, “Non è contento del suo ruolo e del contratto” erano le teorie più accreditate, ma Taj è sempre rimasto in silenzio anche se le accuse gli facevano male.
Dopo le ultime due partite in cui ha mostrato di aver recuperato una condizione fisica accettabile, è venuto finalmente per lui il momento di parlare: “Quello di cui mi accusavano non mi piaceva. Non sono cose da me. Per me i compagni sono una famiglia e non ci sono mai stati problemi fra di noi. Sappiamo che quello che c’è in ballo è più importante dei singoli. Abbiamo la fortuna di essere una squadra da titolo e ne capiamo l’importanza”. Il motivo per cui non ha rivelato prima il suo infortunio invece è uno solo, e siede in spogliatoio con lui: “Kirk Hinrich. Sempre pronto a dare tutto e fare il suo lavoro nonostante i problemi fisici, tutti prendiamo esempio e ci facciamo caricare da lui. Dobbiamo stare zitti e giocare.”