“E’ un bravissimo compagno di squadra e si impegna sempre a fondo, ho sempre avuto un ottimo rapporto con lui fin dai tempi di Boston” dice Thibs ai giornalisti che gli chiedono se Nate tornerà ad essere un Bull. Se anche venisse arruolato da coach Thibodeau, sicuramente troverebbe pochi minuti dietro a Hinrich e Brooks, ma servirebbe come sostituto nel caso il backcourt di Chicago dovesse perdere altri pezzi. Il giocatore, scambiato dai Nuggets e tagliato subito da Boston, appena saputo dell’infortunio di Derrick Rose, ha fatto sapere al front office di volere a tutti i costi tornare ad aiutare la squadra, da cui si era separato con dispiacere nel 2013. I tifosi lo adorano, i compagni anche e i rapporti con la dirigenza sono ottimi dopo che hanno salvato la sua carriera nel 2012 quando sembrava che nessuna squadra si sarebbe fatta avanti per averlo. E’ vero, dopo la rottura del crociato non è più stato lo stesso, ma forse per uno come lui tornare nell’ambiente giusto è quello che ci vuole per ripartire e tornare ad essere Nate “The Great” Robinson, dopotutto ha solo 30 anni. “Quando entra in campo Nate siamo in due ad avere paura: io e l’altro coach” ripete sempre Tom Thibodeau ogni volta che si parla del piccoletto di Seattle, anche se durante la sua permanenza nella Windy City sono stati quasi sempre gli avversari ad avere una gran paura.