Con la regular season che si appresta a vivere la parte conclusiva, entra nel vivo la corsa come MVP della stagione. I nomi dei papabili sono quelli sulla bocca di tutti: da LeBron James ad Anthony Davis, da Damian Lillard a Russell Westbrook, fino ad arrivare a coloro i quali sembrano destinati a giocarsi la corona nel duello finale, ovvero James Harden e Stephen Curry.
Nei giorni scorsi il general manager degli Houston Rockets, Daryl Morey, ha fatto una vera e propria discesa in campo politica sponsorizzando il Barba come Most Valuable Player della stagione in corso. Interpellato a riguardo, il coach dei Golden State Warriors, Steve Kerr, non è sembrato incline a rispondere colpo su colpo nel candidare il proprio pupillo uscito da Davidson al titolo di miglior giocatore dell’annata lasciando intendere come ad Oakland si pensi più che altro a traguardi di squadra più importanti.
Ecco le parole di Kerr rilasciate ad Ethan Strauss di EPSN.
Se Daryl Morey vuole condurre una campagna totalmente incentrata a sponsorizzare James Harden al titolo di MVP, faccia pure. Noi qui siamo concentrati ad altro.
Una stoccata nemmeno troppo velata quella inferta da Kerr nei confronti di Morey, stoccata che fa rimarcare come ai Warriors la volontà comune è quella di puntare al massimo della posta nei Playoffs che scatteranno tra poco più di un mese, senza badare a personalismi ma focalizzando l’attenzione sulla coesione del gruppo.