Nella scorsa notte, i Chicago Bulls hanno sconfitto in un finale al cardiopalma gli Oklahoma City Thunder di Russell Westbrook. Il canestro della vittoria è arrivato grazie a una tripla dall’angolo a due secondi dal termine di E’Twaun Moore, scaturita da un intelligentissimo assist di Gasol che molto rassomigliava a quello di Duncan per Ginobili nelle Finals del 2005.
Ciò che non andrebbe scordato è che OKC, che ha condotto per larga parte dell’incontro, ha avuto tra le mani di Russell Westbrook la palla che avrebbe potuto chiudere la partita (prima della tripla di Moore) o spedirla all’overtime (dopo il canestro del numero 55 dei Bulls). Entrambi i possessi sono però stati malamente bruciati dal numero zero: nel primo caso Russ ha forzato un tiro nonostante ci fosse Ibaka completamente libero in posizione ideale per piazzare quel mid-range che sta diventando sempre più una specialità per l’africano naturalizzato spagnolo; nel secondo caso invece il prodotto di UCLA ha ricevuto palla dalla rimessa (nonostante avesse due uomini addosso) per poi pasticciare e mettere un piede fuori dal campo.
Nella giornata di oggi, Westbrook ha avuto modo di riflettere a mente fredda sugli errori commessi, e in proposito ha rilasciato una breve dichiarazione circa gli ultimi minuti della gara dello United Center:
“Avrei dovuto passarla a Serge (Ibaka NDR). Ho sbagliato in quel caso, era completamente smarcato. Per quanto riguarda l’ultimo possesso, non avrei dovuto forzare, dovevo aspettare e lasciare che Waiters (incaricato della rimessa) prendesse una decisione alternativa.
Nonostante questi due errori evidenti (perché di questo si tratta) Westbrook sta disputando una stagione strepitosa, al punto da essere compreso nel novero dei candidati al premio di MVP.