Categorie: Road To Draft

Road to Draft 2015: Cliff Alexander

Se Okafor è Beverly Hills, Alexander è Inglewood

Alexander e Okafor ai tempi dell’high school

Così dice un osservatore guardando la finale della Public High School League di Chicago in cui Curie, la squadra di Alexander, batte al quarto overtime Whitney Young, in cui milita Okafor. Cliff Alexander, nato il 16 Novembre del 1995 nella difficile West Side di Chicago non si avvicina al basket fino all’età di quattordici anni, ma già dalla fine di quella stagione è un membro importante della squadra di Curie High School. Per descrivere la pallacanestro di Cliff, PF che non raggiunge i 2,05 m di altezza, non c’è niente di meglio della citazione con cui si è aperto questo capitolo della rubrica Road To Draft: grinta e coraggio massimi, tecnica rivedibile. Non c’è spazio per le finezze con questo giocatore, la vittoria va raggiunta a discapito di mani poco educate con l’enorme dose di “Chicago heart” che ne alimenta il gioco. Andiamo adesso ad analizzare più dettagliatamente il #2 di Kansas University.

Alexander con la maglia di Kansas durante la stagione in corso

PUNTI DI FORZA

Sembrerò ripetitivo, ma non si può sottolineare abbastanza il cuore di questo ragazzo, supportato da un atletismo invidiabile. In fase difensiva ha un potenziale enorme perchè, oltre ai notevoli mezzi fisici ha quello che negli USA chiamano “high motor”; ovvero non si ferma mai ed è disposto a fare i cosiddetti “second efforts”, letteralmente i secondi sforzi. Se ormai è facile trovare grandi atleti, questa attitudine al lavoro e all’impegno nella propria metà campo è uno dei tratti più ricercati in un giocatore e, soprattutto, non si può insegnare. Un’altra caratteristica di Alexander è la cattiveria agonistica: nonostante la tecnica poco raffinata, grazie alla sua ferocia attacca con grande efficacia sui rimbalzi, sia offensivi che difensivi, e se riceve nei pressi del ferro state certi che andrà a concludere con un’energia che spesso produce schiacciate poderose. L’atletismo e gli “intangibles” di questo prospetto lo rendono molto appetibile, ma ora è il momento di andare a vedere quali sono le lacune che potrebbero spaventare i GM al momento del draft.

PUNTI DEBOLI

Alexander in lunetta per Curie High School

Il fattore che condiziona maggiormente la qualità del gioco di Alexander è sicuramente l’essersi avvicinato alla pallacanestro in età avanzata e non fin da bambino come la maggior parte dei suoi futuri colleghi , cresciuti con un pallone in mano e le cassette delle partite nel videoregistratore. Questo si traduce in lacune tecniche evidenti, fino ad ora mascherate (ma neanche troppo) dalle qualità descritte nel paragrafo precedente. Cliff non ha alcun tipo di movimento spalle a canestro se si esclude un inaffidabile semigancio, molto poco pulito ma lo chiameremo comunque semigancio, andando verso il centro del pitturato. Il tiro piazzato non è da bocciare, la meccanica promette buoni margini di progresso, ma al momento non dà garanzie di continuità e le difese possono tranquillamente “battezzarlo”. Tutto ciò fa sì che il lungo da Chicago soffra molto in un attacco a metà campo: è undersized per il ruolo di centro, ma senza riuscire a punire i mismatch con giocatori più piccoli e allo stesso tempo non avendo il raggio d’azione di un’ala grande. Difensivamente, nonostante il potenziale ottimo, manca la giusta esperienza per sfruttarlo appieno ed anche alcuni accorgimenti tecnici; ad esempio, quando difende il post basso non sta abbastanza basso sulle gambe offrendo così poca resistenza, mentre sul perimetro tiene una posizione troppo sbilanciata in avanti che lo rende più vulnerabile alle penetrazioni vanificando la sua velocità di piedi.

GIOCATORI NBA SIMILI

Il modello al quale dice di ispirarsi Cliff Alexander è Stoudemire, a cui si accosta per atletismo e forza con cui attacca il ferro. Tuttavia, Alexander non ha al momento le capacità tecniche di Stoud, non essendo in grado di costruire un tiro per sé stesso né di punire le difese poco oneste con piazzati dalla media distanza. Va detto in difesa del prospetto di Kansas che la sua attività e il suo entusiasmo difensivi sono infinitamente superiori a quelli del giocatore a cui si ispira. Paragoni più azzeccati sono quelli con Tristan Thompson, Kenneth Faried, oppure con il Taj Gibson delle prime due o tre stagioni; se riuscirà a raggiungere il livello di questi giocatori avrà una lunga e produttiva carriera in NBA, e con il suo carattere vincente farà certamente tutto il possibile per realizzare questo sogno.

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