Mark Cuban è dal 2000 il presidente dei Dallas Mavericks e, nei tanti anni di carriera è praticamente inevitabile in NBA fallire qualche colpo di mercato. Nel caso dei Mavs, Cuban ha parlato di una mossa piuttosto recente, che ha reputato la sua peggior scelta dall’ingresso nella lega: Lamar Odom.
Nel 2011 i Dallas Mavericks hanno acquisito il sesto uomo dell’anno in carica dai Los Angeles Lakers, in cambio di una prima scelta e una trade exception da 8.9 milioni di dollari. La trade sembrava a tutti un furto in positivo per la squadra di Cuban, visto il valore di Odom che poteva essere impiegato come arma letale dalla panchina. Purtroppo però, presto si è rivelato tutto un fallimento.
“E’ stata sicuramente la mia peggior mossa di sempre”
Queste le esatte parole di Cuban, che in quel periodo non aveva idea di come sarebbe andata a finire la storia Odom.
Dopo il blocco da parte della lega per la trade che avrebbe mandato Chris Paul ai Lakers, la squadra gialloviola è entrata in un tunnel in cui figuravano soprattutto giocatori come Pau Gasol e Odom appunto. Entrambi i giocatori erano praticamente stati ceduti e, sebbene Gasol si sia impegnato ugualmente da vero professionista, Odom non mandò giù l’affronto e ruppe il rapporto con la dirigenza richiedendo la cessione forzata.
La cessione divenne realtà e Odom però rimase solo nella nostra memoria il giocatore degli anni precedenti. Dopo aver fallito in quel di Dallas, disputando solo 50 partite, il front office decise di rilasciarlo. Lamar arrivò così ai Clippers nella stagione 2012/13, non riuscendo ad imporsi e finendo poi per giocare oltreoceano. Durante la scorsa estate, infine, Phil Jackson gli diede l’opportunità di tornare in NBA con i suoi Knicks, ma il giocatore fu tagliato miseramente a luglio.
Lamar Odom ha in bacheca due titoli NBA vinti con i Lakers (2009 e 2010), un trofeo di sesto uomo dell’anno (2011) e una presenza nell’All Rookie First Team (2000).