Joe Dumars è una figura che riporta gioie e dolori alla mente dei tifosi dei Detroit Pistons. Ha speso tutta la propria carriera da giocatore a Motor City, vincendo due titoli, ed ha poi vestito i panni di “grande capo” del front office dal 2000 al 2014. Sotto la guida di Joe Dumars, i Pistons hanno raggiunto consecutivamente 6 Eastern Conference Finals, compresa la vittoria del 2004.
Tra le mosse di Joe Dumars, non si possono dimenticare però anche grossi abbagli. Celebre la chiamata al Draft 2003 di Darko Milicic (scelto alla #2, dopo LeBron James e prima di Carmelo Anthony, Chris Bosh, Dwyane Wade…). Dumars ha poi esteso due volte il contratto di Rip Hamilton, egregio giocatore, ma che negli anni seguenti ha intasato il salary cap dei Pistons forse eccessivamente. Joe Dumars ha anche speso montagne di Dollari per Ben Gordon, Charlie Villanueva e Josh Smith, tutti giocatori che sono poi stati scaricati più o meno malamente.
Stan Van Gundy
Le critiche che gli sono state mosse, soprattutto negli ultimi anni, potrebbero far pensare che quanto di buono abbia fatto in carriera sia stato ormai oscurato dalle sue mosse sbagliate. Con queste premesse, il vincitore del premio “Executive of the Year 2003” potrebbe faticare a trovare una nuova scrivania nel mondo NBA. Stan Van Gundy, ovvero colui che ha preso il posto di Joe Dumars, non la pensa così:
Joe è una persona di un certo livello, che ha fatto un gran lavoro e ha riportato grandi successi. Avere persone capaci nella lega, è certamente un vantaggio. Quindi sicuramente, se è ciò che vuole, spero che possa avere un’altra opportunità.
Alcuni rumors hanno accostato il nome di Joe Dumars ai New Orleans Pelicans, che potrebbero offrigli la guida del front office durante l’estate. Ricordiamo che Dumars è nativo proprio della Louisiana.
Altre parole positive sono state espresse sui meriti di Joe Dumars da parte di Greg Monroe, da lui draftato nel 2010.
Bè, direi di sì. [In merito ad una seconda possibilità per Dumars, ndr]. Ha messo in piedi una squadra da titolo. Ovviamente sa cosa significhi arrivare fino in fondo. Per un periodo ha guidato una delle squadre più vincenti della lega. Ovviamente è bravo nel suo lavoro. Non vedo come possa avere problemi nel tornare.
Bisogna ammettere che gran parte della cattiva immagine di Dumars deriva dalla scelta al Draft di Darko Milicic. Nel 2003 però, anche se pochi avrebbero scelto l’appena diciottenne cestista serbo prima di Carmelo Anthony, molte franchigie lo avrebbero chiamato prima di Bosh e Wade. D’altro canto i molti errori – in merito alle offerte contrattuali e alle scelte degli allenatori – pesano inevitabilmente sul suo curriculum.