Kevin Durant ha dovuto chiudere anticipatamente la stagione (con tanto di playoffs annessi) a causa del riacutizzarsi del problema al piede operato ad Ottobre, problema che ne ha fortemente condizionato tutta la stagione 2014-15 limitandolo a sole 27 partite giocate con i suoi Thunder prima dello stop forzato: tuttavia il mondo NBA è già proiettato non solo alla sua prossima stagione, ma anche alla sua free agency del 2016.
KD sarà infatti unrestricted free agent tra poco più di 12 mesi e non sono mancate speculazioni circa il suo futuro, dall’approdo ai New York Knicks, che cominceranno quest’estate un clamoroso processo di ricostruzione, ai Los Angeles Lakers (all’ennesima stagione di transizione) sino ad una soluzione più romantica: la firma per i Washington Wizards, franchigia della sua città natale, in una sorta di operazione “coming home” di cui si parla con insistenza ad ogni sessione di mercato.
Kevin Durant ha voluto commentare le voci che riguardano il suo futuro e le sue parole sono state raccolte per noi da Royce Young di ESPN. Queste le dichiarazione del detentore del premio MVP della scorsa stagione:
“Amo stare qui (ad Oklahoma City), amo i miei compagni e amo la città. Non riesco davvero a pensare di andare in un altro posto. Sento spesso voci sul mio futuro ed ogni volta che si sentono indiscrezioni di questo tipo, ci si fa delle domande. Ma per quel che mi riguarda, amo stare qui in questo momento e sono una di quelle persone cui piacerebbe rimanere in una sola squadra per tutta la carriera”.
Niente Knicks o Lakers o Wizards per Kevin Durant stando alle sue parole volte anzi ad elogiare quegli atleti che hanno compiuto la scelta di essere delle vere e proprie “bandiere”:
“Se penso a Kobe Bryant, Tim Duncan, Dirk Nowitzki e alla loro storia con le loro squadre… è una cosa fantastica. Ma non si sa mai cosa ti riservi il futuro e cosa le società pensino di te dopo molto tempo che sei nel roster, ma io amo essere dove sono e mi piacerebbe vedere la mia maglia ritirata qui”.
Parole che, salvo clamorosi colpi di scena, non lasciano molti dubbi sul futuro di Kevin Durant, innamorato della sua vita con i Thunder: le altre franchigie faranno meglio a portare i loro spazi salariali da un’altra parte.