Lance Stephenson, pezzo grosso dello scorso mercato estivo dei Charlotte Hornets, sta affrontando un periodo difficile, cestisticamente parlando. Nonostante le grandi aspettative verso Born Ready, le sue medie sono 8.3 punti, 4.7 rimbalzi e 4.1 assists in soli 26.4 minuti a partita. Cifre che non rispecchiano l’interesse dimostrato per il giocatore ad inizio stagione, tanto più che l’ex-Indiana ha perso il posto in quintetto.
Il punto più buio è stato toccato da Lance Stephenson questo Lunedì, in occasione della partita – cruciale per l’approdo ai Playoffs – contro i Boston Celtics. Sul referto, nella riga corrispondente al suo nome, sono apparse le sigle “DNP – CD“. Per i meno avvezzi al linguaggio NBA, si può parafrasare così: “Non ha giocato, per scelta dell’allenatore“.
Queste parole di Lance Stephenson, che ha commentato l’accaduto al Charlotte Observer:
Non è una questione sotto il mio controllo. Dipende dall’allenatore. Si tratta di una sua decisione e tutto ciò che voglio è essere sempre pronto quando tocca a me.
Ovviamente [sono turbato]. Credo di poter aiutare la squadra, credo che avrei potuto dare il mio contributo.
Il risultato della partita è stato negativo per gli Hornets, che hanno ceduto in casa per 116-104 ai Boston Celtics.
Il Coach Steve Clifford ha chiarito così la questione:
Non sto dicendo che lui [Lance Stephenson] abbia delle colpe, ma abbiamo faticato per trovare un gruppo che avesse un buon impatto in uscita dalla panchina, nelle ultime partite.
Per Stephenson è solamente il primo “DNP-CD” della stagione, ma è arrivato in occasione di una della partite più importanti della stagione per la sua squadra.