Come tutti sappiamo, nella NBA tanti giocatori sono a dir poco sopra le righe e, soprattutto in occasione di carriere e nomi altisonanti, negli anni successivi al ritiro saltano fuori storie che restano negli annali. Non fa eccezione Allen Iverson, uno dei giocatori più incredibili di sempre, sia dentro che fuori dal campo.
In una recente intervista per Sports Illustrated , Matt Barnes ha raccontato un aneddoto sul suo periodo vissuto a Philadelphia in squadra con The Answer. Barnes giocò solo metà stagione ai 76ers ma inquadrò alla perfezione il personaggio cardine di quel periodo ricostruendo una delle caratteristiche di A.I. che lo ha reso un giocatore così tanto fuori dagli schemi. Capitava spesso che alcuni giocatori la sera per svagarsi frequentassero i night club, specialmente in trasferta, e anche qui Iverson si distingueva da tutti gli altri.
“Spendeva dai trentamila ai quarantamila dollari ogni volta. Lanciava così tanto denaro che io -allora ero ancora nel mio primo contratto- raccoglievo i soldi sotto la mia sedia con i piedi e poi li tiravo a mia volta. Spesso li mettevo anche in tasca perchè pensavo: ‘quante cose ci posso fare con tutti quei soldi?'”
Iverson, un giocatore chiamato Answer, ma un uomo che non ha saputo trovare (ancora) una risposta alla sua esagerata esuberanza.