Le speranze di Playoffs a Miami sono finite. E in una spirale quasi ironica, è stata Indiana a dare agli Heat il pugno decisivo. Rappresentanti della Eastern Conference nelle ultime quattro NBA Finals, e vincenti in due delle quattro occasioni, gli Heat salteranno i PO per la prima volta dal 2008. La vittoria dei Pacers di martedì notte (99-95 vs. Washington) ha eliminato definitivamente Miami, che in precedenza aveva terminato la corsa dei Pacers nei Playoffs negli ultimi tre anni.
I ragazzi hanno lavorato duramente per cercare di raggiungere i Playoffs, ha detto la guardia e capitano degli Heat Dwayne Wade lunedì notte, quando ancora le ultime speranze erano accese. Se raggiungeremo questo traguardo o no, nulla toglie a questa squadra la volontà e la capacità di aver dato tutto e di averci provato.
Miami (36-45) terminerà la stagione a Philadelphia mercoledì notte. Sarà la prima squadra ad aver partecipato (e vinto) le NBA Finals l’anno precedente e mancare i Playoffs l’anno successivo dal 2004, quando i Lakers vinsero il titolo e poi persero la corsa ai PO terminando la stagione con un record di 34-48. E ora il record stagionale giocherà un ruolo pesante sul futuro della franchigia della Florida: se mercoledì notte perderà contro Philadelphia, Miami terminerà la stagione con il 10° record peggiore. Se alla Lottery del prossimo maggio prenderanno la 10a scelta (o migliore) la terranno, mentre se prenderanno la 11a (o peggiore), la pick andrà direttamente a Philadelphia.
Un destino che sembrava già scritto per questi Heat: quando i Lakers passarono dal titolo alla mancata qualificazione ai Playoffs fu per la cessione di Shaquille O’Neal; quando Chicago passò dal Three-Peat alla stagione fallimentare del 1998-99, fu colpa dell’addio di Michael Jordan. E ora, dopo aver perso LeBron James e altri giocatori fondamentali nel roster di coach Spoelstra l’estate scorsa, la storia si ripete.