Gli Oklahoma City Thunder sono fuori dai playoff. Sì, la notizia è vecchia ormai, lo sapete tutti, così come sapete che gran parte della “colpa” di questo risultato drammatico (considerate le ambizioni dei Thunder) è da attribuire alla miriade di infortuni che hanno tormentato la stagione della franchigia dell’Oklahoma. Prima Durant, poi Westbrook, poi Ibaka, poi Adams, di nuovo Durant (stavolta per tutta la stagione), e per finire in bellezza, nuovamente Serge Ibaka. Fare di più di quel che si è fatto, in una conference durissima come la Western, era molto difficile, anche se obiettivamente non impossibile.
Nonostante i suddetti infortuni, negli USA non hanno fatto grande fatica a mettere sulla graticola Scott Brooks. L’attuale allenatore di OKC non ha mai goduto di grande stima tra gli addetti ai lavori, e la mancata qualificazione ai playoff non ha fatto altro che riproporre il turbinio di voci circa il futuro di coach Brooks (d’altronde, tutto il mondo è paese).
Come riporta Adrian Wojnarowski, il front office dei Thunder, in particolar modo nella persona del GM Sam Presti, valuterà attentamente il da farsi. Brooks ha ancora un anno di contratto garantito (2015/16) e una team option per la stagione successiva. Tuttavia, la permanenza di Brooks sulla panchina di Oklahoma City è tutto fuorché certa. L’anno prossimo, infortuni permettendo, ci sarà un solo imperativo: vincere. Kevin Durant entrerà infatti nell’ultimo anno di contratto e, considerato che il rinnovo di KD con i Thunder non è per niente certo, la prossima stagione assomiglia molto a un hit or miss per OKC.
In tutto ciò, la dirigenza valuterà se Brooks ha le capacità necessarie a portare un titolo in Oklahoma. Wojnarowski fa notare che Brooks ha un ottimo rapporto con il management e con alcuni giocatori presenti nel roster attuale, perciò ogni decisione verrà ponderata attentamente durante la pausa estiva che, per i Thunder, è già iniziata.
Sembra strano, ma è così.