Al Jefferson è già in vacanza: per lui la stagione è terminata col finire della regular season, visto che la sua Charlotte non è riuscita a centrare la qualificazione per i Playoffs come avvenuto lo scorso anno, quando la squadra di coach Steve Clifford ha ceduto per 4-0 nel primo turno contro i Miami Heat. Una stagione complicata per gli Hornets, che non sono riusciti ad esprimere una pallacanestro all’altezza della stagione precedente a causa di diversi fattori, di campo e non.
Per quanto concerne gli aspetti tecnici, di sicuro proprio il rendimento di Jefferson è stato al di sotto della media, a causa di alcuni acciacchi di troppo che non gli hanno permesso nell’arco dell’annata di esprimersi al meglio. Non solo problemi fisici però: Big Al sembra essersi fatto trascinare dall’involuzione generale in cui la squadra è scivolata senza riuscirsi a risollevare.
Jefferson ha firmato nell’estate 2013 un contratto di tre anni da 41 milioni complessivi, con la clausola di opt out al termine del secondo. Cosa significa: che il giocatore può decidere di uscire dall’accordo ad un anno dalla scadenza e diventare così free agent per esplorare il mercato. Tuttavia il prodotto di Prentiss High School non sembra dell’idea di abbandonare Charlotte in quanto è difficile possa guadagnare di più altrove, specie dopo una stagione sottotono simboleggiata dal minimo di rimbalzi conquistati a partita – mai così pochi a partire dal 2006 – e soprattutto per la sua voglia di rivalsa personale e collettiva nella Carolina del Nord.