HOUSTON – Prima sfida fra i Rockets ed i Mavericks, rispettivamente no.2 e no.7 del tabellone ad Ovest. Il Toyota Center è gremito di tifosi, pronti a spingere i propri beniamini alla vittoria. Dallas recupera Chandler Parsons e Devin Harris, mentre in casa Rockets Dwight Howard, ancora alla ricerca della forma migliore dopo l’infortunio, parte come centro nello starting-five. Ecco i quintetti. Houston Rockets: Jason Terry (PG), James Harden (SG), Trevor Ariza (SF), Terrence Jones (PF) e Dwight Howard (C). Dallas Mavericks: Rajon Rondo (PG), Monta Ellis (SG), Chandler Parsons (SF), Dirk Nowitzki (PF) e Tyson Chandler (C). Si prospetta un match dove gli attacchi la faranno da padrone. Pronti per la palla a due!
Primo quarto: i primi minuti del match sono marchiati Rockets: 9-2 il parziale, con Howard che è un fattore sotto canestro e oscura la visuale degli avversari (3 stoppate solo nella prima frazione di gioco). Le maglie difensive si stringono alla perfezione, proprio secondo il dettato di coach McHale, mentre i Mavs non riescono ad imbastire un’azione di gioco degna di questo nome. Di conseguenza Rick Carlisle è costretto a chiamare time-out, in quanto vede i suoi giocatori con la testa ancora negli spogliatoi. La lavata di capo, però, non sortisce gli effetti sperati dall’allenatore e i Rockets spingono ancora sull’acceleratore, arrivando a toccare il 31-17 grazie alle triple di un Jason Terry dei tempi d’oro. Dentro Capela e Prigioni da una parte, dentro Stoudamire e Barea per Nowitzki e per un Rondo non pervenuto in campo. Il primo quarto si chiude sul punteggio di 32 a 19 per gli Houston Rockets. Percentuali alte e difesa aggressiva per i padroni di casa, confusione in attacco e difesa pressochè inesistente per i Mavs (riescono a subire 3 alley-opp solo in questo quarto di gioco).
Secondo quarto: coach Carlisle decide di mandare un messaggio ai suoi titolari e manda in campo 4 riserve, con il solo Parsons a rimanere in campo (volitivo ma decisamente impreciso). La partita cambia con il terzo fallo commesso da Howard, attaccato intelligentemente da Stoudamire in post-basso. Barea, grazie alla sua imprevidibilità, riesce a trovare dei buoni canestri in mezzo all’area e la difesa di Dallas inizia a salire di livello: tutti si buttano sui palloni vaganti e sporcano le linee di passaggio offensive di Houston, il cui attacco si inceppa e fatica a trovare dei punti facili. In un men che non si dica i Mavericks accorciano le distanze fino al -5, sul punteggio di 37 a 32. Kevin McHale è costretto a chiamare time-out. L’assenza sotto canestro di Dwight Howard si fa sentire e Chandler inizia a banchettare sopra la testa dei giocatori dei Rockets. Dall’altra parte uno stratosferico Jason Terry ricaccia indietro le velleità degli avversari grazie alle sue conclusioni da fuori ed alla sua sapiente regia, ma Nowitzki inizia a purgare la difesa texana ricevendo la palla sui gomiti della lunetta ed effettuando i suoi classici tiri buttandosi all’indietro. McHale rimedia a ciò raddoppiando il tedesco, con buoni risultati. Ma è nei minuti finali del quarto che si sveglia Rondo: il numero 9 segna 7 punti consecutivi per i suoi Mavs, compresa una tripla complicata dall’angolo. Harden, che fino a quel momento aveva più coinvolto i compagni che cercato conclusioni personali, affetta in due la difesa di Dallas con le sue penetrazioni mancine e subisce una marea di falli, che converte tutti in tiri liberi. Il tedesco non ci sta e firma il +3, massimo vantaggio per i suoi fino a quel momento. Terrence Jones, con i suoi appoggi alla tabella sotto canestro,e lo stesso Harden, riportano i Rockets in vantaggio sul finire del secondo quarto. La prima metà di gioco si chiude sul 59-55 per la squadra del Barba. Sugli scudi James Harden (12 punti e 6 assist) da una parte ed un redivivo Rajon Rondo (11 punti e 4 assist) dall’altra.
Terzo quarto: McHale decide di rispolverare Howard ed i suoi Rockets ne traggono beneficio: il centro segna 4 dei 6 punti in apertura della terza frazione di gioco, portando il risultato sul 65 a 55. Parsons continua a spadellare da oltre l’arco dei 3 punti, ma un monumentale Nowitzki segna una gran tripla dalla punta subendo anche il fallo di Jones. James Harden fa il bello ed il cattivo tempo nella metà campo offensiva, con i Mavs che hanno di nuovo misteriosamente smesso di difendere. Bomba di Monta Ellis, fin qui a dir poco silente, e risposta sempre da 3 punti di un Terry in versione “5 stelle lusso”. Howard, però, commette il suo quarto fallo andando a spingere Amare Stoudamire nella lotta a rimbalzo. Al suo posto rientra il rookie Clint Capela che, nonostante abbia una mano terribile ai tiri liberi, non fa rimpiangere il centro titolare, convertendo in schiacciate e lay-up gli assist dei compagni. Gli Houston Rockets piazzano un parziale di 13-4 nel giro di 3 minuti, toccando il +14. In questo frangente si erge a protagonista Trevor Ariza, autore di un terzo quarto di Pippeniana memoria (difende,penetra,segna,tira da fuori,va forte a rimbalzo, fa circolare bene la palla…), dimostrandosi ancor di più il vero collante dei Rockets. Aminu e Stoudamire alimentano un parziale di 7-0, chiuso con una gran tripla di Ellis allo scadere del quarto. Risultato sul 84-77.
Quarto quarto: Supporting cast. Houston pesca dal cilindro un pazzesco Corey Brewer, fino a quel momento dannoso nei pochi minuti concessi da McHale: l’ex T-Wolves mette 3 triple nel giro di pochi minuti, una più difficile dell’altra, e segna in contropiede subendo anche il fallo. Terry, Harden, Ariza e Howard continuano a dimenare le danze e per i Mavericks non c’è più nulla da fare, nonostante le iniziative di un commovente Dirk Nowitzki. Gli ultimi minuti di gioco vedono i Mavs ricorrere al fallo sistematico, ma la partita poteva considerarsi già conclusa dopo la sfuriata offensiva di Brewer (in quel frangente Houston ha toccato anche il + 16). La partita finisce 118 a 108 per i Rockets. Bene tutti i giocatori utilizzati da coach McHale, con una particolare menzione d’onore per i vari Harden, Ariza, Terry, Jones e Brewer, mentre per Dallas male Parsons ed Ellis.
FINAL |
|
19 |
36 |
22 |
31 |
108 |
|
32 |
27 |
25 |
34 |
118 |
Team Stats
STARTERS |
PT |
R |
A |
PF |
FG |
3FG |
FT |
TO |
STL |
BK |
MIN |
FPT |
D. Nowitzki* |
24 |
8 |
2 |
5 |
10-14 |
1-1 |
3-3 |
6 |
0 |
0 |
34 |
30 |
M. Ellis* |
16 |
0 |
4 |
5 |
5-16 |
2-4 |
4-6 |
3 |
2 |
1 |
39 |
24 |
R. Rondo* |
15 |
0 |
5 |
2 |
7-16 |
1-2 |
0-0 |
1 |
0 |
0 |
27 |
24 |
T. Chandler* |
11 |
18 |
0 |
2 |
5-8 |
0-0 |
1-2 |
2 |
2 |
1 |
31 |
30 |
C. Parsons* |
10 |
6 |
2 |
1 |
5-15 |
0-4 |
0-0 |
1 |
0 |
0 |
37 |
19 |
STARTERS |
PT |
R |
A |
PF |
FG |
3FG |
FT |
TO |
STL |
BK |
MIN |
FPT |
J. Harden* |
24 |
2 |
11 |
1 |
4-11 |
1-5 |
15-17 |
2 |
1 |
0 |
39 |
47 |
T. Jones* |
19 |
9 |
6 |
3 |
6-15 |
0-2 |
7-11 |
0 |
1 |
0 |
34 |
41 |
J. Terry* |
16 |
4 |
1 |
2 |
6-10 |
4-7 |
0-0 |
2 |
2 |
0 |
26 |
22 |
T. Ariza* |
12 |
11 |
6 |
0 |
3-6 |
2-2 |
4-4 |
1 |
3 |
0 |
38 |
37 |
D. Howard* |
11 |
5 |
0 |
5 |
5-9 |
0-0 |
1-2 |
2 |
1 |
5 |
17 |
20 |
|
|
|
STAT |
TOTAL |
TOTAL |
Points |
108 |
118 |
Field Goals |
44-99, 44% |
38-85, 44% |
Free Throws |
14-17, 82% |
32-45, 71% |
3-pointers |
6-17, 35% |
10-25, 40% |
Off. Rebounds |
14 |
8 |
Def. Rebounds |
35 |
36 |
Total Rebounds |
49 |
44 |
Assists |
19 |
26 |
Blocks |
4 |
9 |
Fouls |
28 |
22 |
Steals |
5 |
11 |
Turnovers |
17 |
13 |