Archiviata la prima partita della serie tra Washington Wizards e Toronto Raptors, è arrivato il momento di tirare le somme di quanto visto sul parquet dell’Air Canada Center con i migliori e i peggiori di questo intenso e combattuto incontro.
TORONTO RAPTORS
TOP
Greivis Vasquez. Senza ombra di dubbio è lui il migliore per della squadra di coach Casey. Rimasto nascosto nel primo tempo, sale in cattedra al ritorno in campo dagli spogliatoi dove, soprattutto nel quarto periodo, è fondamentale con le sue triple nella rimonta canadese. Sopperisce senza alcuna difficoltà all’assenza di Lowry, uscito per falli a 2:40 dalla sirena del quarto periodo, rivelandosi addirittura più utile del playmaker titolare con la sua pericolosità offensiva. La “bomba” a 25.4 secondi dal 48′ manda la gara all’overtime e sembra dare una speranza ai Raptors, anche se nel supplementare cala come tutti i compagni.
Amir Johnson. Top-scorer di serata per i Raptors, chiude con 18 punti (8-12 dal campo e 2-3 ai liberi) a cui aggiunge 8 rimbalzi che aiutano Toronto a tornare in partita a cavallo tra il terzo ed il quarto periodo. Considerando la sorprendente scelta di coach Casey di partire con Tyler Hansbrough in quintetto e vedendo lo stato di forma dell’ex Pistons, è probabile che nello starting five di gara-2 troveremo un cambiamento nello spot di Power Forward. Anche per lui, tuttavia, vale lo stesso discorso fatto per Vasquez nell’overtime, dove non riesce più a dare lo stesso apporto alla squadra.
FLOP
Kyle Lowry. Probabilmente il peggiore in campo di Gara-1. Era uno dei più attesi e invece ha clamorosamente sbagliato la prima gara di questa serie, chiudendo con 7 soli punti a referto (2-10 dal campo e 0-4 da oltre l’arco) e terminando anzitempo la sua partita quando, a 2:40 dalla sirena del quarto periodo, commette il suo sesto fallo. Gran parte della rimonta canadese arriva con lui seduto in panchina ed è proprio il suo sostituto, Vasquez, a sparare la tripla che manda il match all’overtime. Una serata storta può capitare a tutti, ma se Lowry resterà questo per il resto della serie le speranze dei Raptors sono davvero appese ad un filo.
DeMar DeRozan. Se qualcuno si limitasse a leggere semplicemente il box-score potrebbe pensare: “D’accordo che ha tirato male, ma mettere DeRozan tra i peggiori nonostante una prestazione da 15 punti, 11 rimbalzi e 6 assist è ingeneroso!”. Questo “qualcuno”, probabilmente, non avrebbe tutti i torti, ma la scelta di mettere nella lista dei Flop l’americano sta tutta nelle aspettative e nell’andamento della gara. Una volta resosi conto della pessima serata del compagno Lowry, DeMar avrebbe dovuto prendersi sulle spalle la squadra cercando di distribuire al meglio il gioco e dando un buon apporto alla fase offensiva. Sebbene in parte ci sia riuscito, nella maggior parte dei casi DeRozan è risultato perlopiù confusionario e dannoso per i suoi, prendendosi conclusioni insensate e senza ritmo (6-20 dal campo) e scomparendo totalmente nel supplementare.
WASHINGTON WIZARDS
TOP
Paul Pierce. MVP di serata senza se e senza ma. Dopo aver eliminato, di fatto, gli stessi Raptors al primo turno playoff quando vestiva la maglia dei Nets, l’ex Celtics inizia la serie di quest’anno con una partita sontuosa, in cui l’esperienza e la classe del campione sono venute fuori nei momenti topici della gara. Il suo break di 7 punti consecutivi, infatti, permette ai Wizards di scavare il primo solco a metà secondo quarto ed è una sua tripla, fondamentale, ad aprire il tempo supplementare indirizzando l’esito verso la squadra di coach Whittman. Al termine dell’incontro il tabellino recita 20 punti, 4 rimbalzi e 3 soli errori dal campo, ma se già questo basterebbe ad incoronarlo migliore in campo Pierce rincara la dose andando a colpire i Raptors in vari momenti che, alla fine, si riveleranno decisivi.
Bradley Beal. La scelta di inserire Beal tra i migliori e, dall’altra parte, DeRozan tra i peggiori, si spiega molto facilmente: entrambi si sono ritrovati in una serata in cui la mira non era quella dei migliori ma al tempo stesso Wall da una parte e Lowry dall’altra si ritrovavano in una situazione ancora peggiore. Mentre DeRozan, come detto, spesso non è riuscito ad aiutare la squadra, Beal si è invece distinto andando a segnare punti importanti quando nessun altro era in grado di farlo. Partito malissimo, infatti, il #3 è uscito alla distanza, segnando canestri fondamentali (come il gioco da 3 punti che è costato a Lowry il sesto fallo) e difendendo con grande intensità quando le cose nella metà campo offensiva non andavano per il meglio. Chiude con 6-23 dal campo ma 16 punti, 9 rimbalzi e 6 assist che si riveleranno alla fine decisivi per la vittoria dei Wizards.
FLOP
John Wall. Insieme a Lowry era probabilmente il più atteso ed esattamente come il suo pari ruolo avversario ha clamorosamente deluso le aspettative. 10 punti, 6 rimbalzi e 8 assist non bastano per un giocatore che in questa stagione ha spesso dimostrato di essere tra i top-5 nella Lega per quanto riguarda i playmaker. Ad inorridire, più che altro, sono le percentuali al tiro, perché 5-18 è davvero poco e soprattutto, in una serata del genere, non sarebbe probabilmente dovuto essere lui a prendersi la responsabilità dell’ultimo tiro dei regolamentari. Nota di merito il fatto di essersi reso conto, nel supplementare, di aver probabilmente esagerato con i tiri sputati dal ferro e di essersi quindi messo al servizio della squadra servendo due assist, uno a Nenè e uno a Porter, che hanno definitivamente chiuso la partita.