OAKLAND – E’ gara 2, Golden State torna tra le proprie mura per portare avanti la pratica “New Orleans” cercando di chiuderla il prima possibile per trovare qualche giorno di riposo in vista del secondo turno, sicuramente piu’ impegnativo in termini di concentrazione. Ma attenzione a dare già per spacciata i Pelicans che si presentano dopo aver ben figurato nell’ultimo quarto e mezzo di gara 1, i ragazzi di coach Monty partono proprio da lì per sperare nel miracolo o, almeno, nel cercare la soddisfazione di portare a casa almeno una partita nella serie.
Primo quarto: i primi 3 minuti della partita riservano dei Pelicans a trazione anteriore, organizzati e attenti sia in attacco che in difesa tanto da portarsi sull’4-11 . Vantaggio che viene annullato in poco piu’ di un minuti a causa di due triple, totalmente aperte, di Green prima e del solito Curry poi, che costringono coach Monty Williams al primo timeout della partita per smorzare gli entusiasmi dei tifosi di casa. Gli attacchi escono dal minuto di riposo con mano fredda e, quando riprendono a segnare con un minimo di continuità, il risultato non cambia: Golden State sfrutta le solite folate offensive dove si vedono grandi giocate (schiacciata di Bogut in contropiede), mentre i Pelicans cercano il gioco organizzato concludendo con triple sensate e attaccando il ferro, mosse che le permettono di trovarsi sul +7 ( 22-15) a poco piu’ di 3 minuti dal termine del quarto. Davis e Gordon continuano a macinare punti e a rendersi pericolosi all’interno e fuori dell’area offensiva, è soprattutto loro il parziale di 12-0 dei Pelicans che li porta in doppia cifra di vantaggio, mentre dall’altra parte è la pigrizia offensiva dei Warriors che preoccupa coach Kerr. I suoi, infatti, fino ad ora non hanno provato altro che continuare a tentare triple senza (7 tentativi durante il parziale subito) senza mai trovare la via del canestro, fino ad interromperlo col lay-up di Barbosa che chiude il quarto provando a ridurre i danni: 17-28 per New Orleans.
Secondo quarto: le second-unit in campo aprono il secondo quarto, ed è proprio grazie ad essa che i Warriors riducono il vantaggio degli ospiti (28-32) con un Mo Speights pienamente consapevole dei propri mezzi, leader emozionale per la rimonta che costringe coach Williams a chiamare timeout spezza-entusiasmo proprio come aveva fatto nel primo quarto. New Orleans sembra aver imparato ad essere paziente e soprattutto ad attuare una difesa che rischia il giusto mentre offensivamente si affida ora a Norris Cole, in totale controllo e consapevolezza dei suoi mezzi. A metà quarto gli ospiti conducono ancora grazie ad un super Anthony Davis , completamente ispirato così come i suoi compagni di squadra che viaggiano a percentuali ottime anche grazie a ciò che trovano di fronte a loro: una difesa statica e, di conseguenza, con rotazioni tardive, puntualmente bucata in profondità. Poi si sveglia finalmente Klay Thompson per Golden State che realizza due triple nel giro di 20 secondi e, all’improvviso, tutto il vantaggio accumulato da New Orleans sparisce. La franchigia della Louisiana prova a ribattere colpo su colpo ma il miglioramento delle percentuali dei padroni (13/17 in questo secondo quarto, 7/22 nel primo) di casa fa tutta la differenza del mondo: Curry realizza la tripla del contro-sorpasso e alla chiusura del primo tempo si riassesta il piano partita. 55 a 52: 16 per Curry, 14 di Davis, 13 di Gordon, 10 di Barbosa.
Terzo quarto: al rientro dagli spogliatoi chi si presenta meglio sono i padroni di casa, soliti, nel terzo quarto, ad offrire prestazioni che portano al +20 sugli ospiti. Dopo due minuti di gioco la strada sembra proprio essere quella tanto che il vantaggio si avvicina alla doppia cifra, ma questi sono i playoff e di fronte ci sono gli stessi Pelicans che in gara 1 hanno rimontato il +25 subito nei primi 2 quarti e mezzo. L’equilibrio, quindi, regna sovrano fino a metà quarto con il punteggio che recita 64-64 dopo i due liberi realizzati da Tyreke Evans. Curry guida ancora i suoi ma il vantaggio non si ampia ed anzi, si sgretola col passare dei minuti tanto da assistere nuovamente al sorpasso Pelicans firmato Anthony Davis (69-68), ver0 condottiero dei suoi su entrambe i lati del campo. Il quarto si chiude 71-71, saranno gli ultimi 12 minuti a decretare la vincitrice di questa grande gara 2.
Quarto quarto: l’ultimo periodo della partita si apre con la tanta energia dei Warriors che prima concludono in schiacciata con Klay, poi realizzano la tripla da fronte canestro con Green e, prima del timeout chiamato da coach Monty, finalizzano il contropiede col bel canestro di Livingstone accompagnato dalle urla di gioia dei migliaia di tifosi impazziti alla Oracle Arena. NOLA però è ancora in grado di reagire sempre grazie ai soliti noti, Cole regala energia che incita i compagni di squadra a seguirlo, Anthony Davis lotta in post basso trovando soluzioni offensive difficili anche da immaginare ma, soprattutto, Gordon realizza i canestri che tengono in vita il match (85-82) con poco meno di 6 minuti al suono definitivo della sirena. Il finale è concitato ma va in un’unica direzione: dopo aver rischiato di farsi raggiungere per l’ennesima volta, Klay Thompson decide che è ora di mettersi definitivamente in moto firmando punti di fondamentale importanza che aiutano i Warriors a respirare in attacco e a serrare le fila in difesa, sono ben 14 i punti segnati dalla guardia in questo quarto (12 totali nei primi 3 messi assieme), la partita la chiude lui. Il finale dalla Oracle Arena è 97-87 , i Warriors conquistano anche gara 2 e si portano sul 2-0 nella serie che si sposta in Louisiana!
|
FINAL |
|
28 |
24 |
19 |
16 |
87 |
|
17 |
38 |
16 |
26 |
97 |
STARTERS |
PT |
R |
A |
PF |
FG |
3FG |
FT |
TO |
STL |
BK |
MIN |
FPT |
A. Davis* |
26 |
10 |
3 |
3 |
9-22 |
0-0 |
8-8 |
4 |
2 |
2 |
45 |
42 |
E. Gordon* |
23 |
1 |
2 |
2 |
9-19 |
5-10 |
0-0 |
4 |
0 |
0 |
38 |
24 |
T. Evans* |
16 |
10 |
7 |
1 |
4-12 |
1-3 |
7-12 |
1 |
1 |
1 |
41 |
41 |
Q. Pondexter* |
3 |
3 |
3 |
2 |
1-8 |
0-2 |
1-1 |
1 |
3 |
0 |
32 |
14 |
O. Asik* |
2 |
13 |
2 |
5 |
1-3 |
0-0 |
0-0 |
3 |
2 |
0 |
18 |
18 |
STARTERS |
PT |
R |
A |
PF |
FG |
3FG |
FT |
TO |
STL |
BK |
MIN |
FPT |
K. Thompson* |
26 |
4 |
3 |
3 |
11-17 |
3-8 |
1-1 |
0 |
1 |
0 |
33 |
37 |
S. Curry* |
22 |
4 |
6 |
1 |
9-21 |
3-9 |
1-1 |
5 |
1 |
0 |
36 |
34 |
D. Green* |
14 |
12 |
5 |
2 |
4-12 |
2-6 |
4-6 |
4 |
4 |
2 |
41 |
38 |
A. Bogut* |
5 |
12 |
2 |
4 |
2-5 |
0-0 |
1-2 |
2 |
0 |
3 |
31 |
22 |
H. Barnes* |
5 |
2 |
3 |
2 |
2-6 |
0-2 |
1-2 |
1 |
1 |
0 |
23 |
13 |
Team Stats
|
|
|
STAT |
TOTAL |
TOTAL |
Points |
87 |
97 |
Field Goals |
31-81, 38% |
38-86, 44% |
Free Throws |
18-24, 75% |
12-19, 63% |
3-pointers |
7-20, 35% |
9-30, 30% |
Off. Rebounds |
11 |
14 |
Def. Rebounds |
31 |
34 |
Total Rebounds |
42 |
48 |
Assists |
20 |
27 |
Blocks |
4 |
7 |
Fouls |
20 |
18 |
Steals |
10 |
9 |
Turnovers |
14 |
13 |