AT&T Center, San Antonio, Texas. Parker, Green, Leonard, Duncan e Splitter da una parte, Paul, Redick, Barnes, Griffin e Jordan dall’altra. Tutto pronto per la palla a due di questa decisiva gara 4, alla quale i neroargento arrivano in vantaggio per 2-1.
Primo Quarto. Tre canestri per i Clippers, tre errori per gli Spurs. 6-0 per i losangelini e timeout subito per Popovich. Riprende il gioco e controparziale, 6-6. Leonard già mattatore in attacco, 8 punti in un amen ma al giro di boa della prima frazione è 11-10 per i Clippers. Griffin dalla media alla ripresa delle ostilità, risponde Parker che sembra essere in condizione. Ma i ragazzi di Rivers sono molto combattivi in un primo quarto di altissima intensità e mettono la testa avanti sul 23-18 che diventa 25-25 al suono della prima sirena.
Losangelini con 10 assist su 12 canestri messi a referto ed in generale con una convincente prova in attacco, ai quali manca la precisione dall’arco (1/7). Gli Spurs beneficiano già di 8 punti di un ispirato (e sano) Tony Parker.
Secondo Quarto. Spurs col quintetto piccolo col solo Splitter e Rivers che manda in campo il figliolo, Davis e Turkoglu per far fiatare i titolari. Scelta che paga subito i suoi dividendi: lucra subito con 7 pesantissimi punti del predetto Austin, pronto a sfruttare le difficoltà difensive di Mills. Timeout sul 32-29 per gli ospiti. L’aborigeno si fa subito perdonare con la tripla dall’angolo, poi Diaw spalle a canestro per l’ennesimo sorpasso di serata.
Bomba di Redick e manco a dirlo cambia di nuovo la squadra in testa. Poi di nuovo il francese, seguito da Davis. Partita godibile a dir poco. 37-36 con 7′ da giocare. Mini allungo ancora per i Clippers, di nuovo +5, subito ricucito sul 41-40. Redick e Paul suonano di nuovo la carica, risponde il solito Leonard dall’angolo e di nuovo la precedentemente citata coppia a bersaglio. 51-47 sul finire di quarto, che non cambia negli ultimi 100 secondi visti gli errori dal campo.
12 di Redick e Paul, 11 di Leonard e 10 di Parker. Partita in equilibrio. Gli Spurs sono solidi in difesa, ma l’intensità degli attacchi dei Clippers, specie quelli di Griffin in penetrazione, non sono facili da arginare. Dall’altra parte del campo da sottolineare l’ormai noto DeAndre Jordan padrone di casa (o meglio d’area) del proprio pitturato con 11 rimbalzi già raccolti sin qui, di cui 9 difensivi, e le 3 consuete stoppate messe a punto. Percentuale identica per le due squadre per quanto concerne il tiro dall’arco, con il 28.6% a testa ma che, date le spaziature a tratti concesse da ambo le parti, poteva e doveva essere più alta. Soprendentemente più alta la precisione ai liberi per i Clips rispetto a San Antonio (75% – 50%), ma ricordiamo che ancora DJ non si è recato in lunetta (…..). Più alta anche la percentuale dal campo, 51.2 contro il 41.3, che visti i soli 4 punti di vantaggio doveva fruttare un distacco più netto.
Terzo Quarto. Alla ripresa dall’intervallo troviamo in campo Paul, Griffin,Barnes, REdick e Dj da una parte mentre dall’altra Green, Splitter, Leonard Parker, e Duncan, con gli uomini di Rivers che ci regalano una bella shot clock violation al loro primo possesso: spettacolo raro durante i playoofs. Parker sembra davvero tornato il giocatore che tutti siamo abituati a conoscere ed è infatti la sua la penetrazione del – 2 spurs, 53 a 51, tuttavia annullata da un ottima penetrazione di BG che vale l’”and 1” dalla lunette e 5 lnghezze di vantaggio. C’è sempre Duncan però a farla da padrone in entrambe le aree, disturbando DJ prima, ribadendo in “rete” poi e realizzando due tiri liberi che valgono il -1 Spurs: vi ricordiamo i 39 anni compiuti sabato. Ma Griffin ne ha ben 13 in meno e quantomeno l’atletismo è dalla sua: altro gioco da 3 punti 59 a 55. Dopo Ginobili che blocca Barnes e ci smentisce sul discorso appena fatto sull’età, è il duo Redick-Mills che si sfida a colpi di jumper; tocca però di nuobo a Barnes finire a referto, con il quarto fallo personale e posto in campo lasciato a Crawford.
A 6 minuti dalla fine gli SPurs ubriacano letteralmente i ragazzi di Rivers nel proprio pitturato con Leonardche finta e smarca Duncan solo che appoggia al tabellone; di nuovo Duncan che risponde a Paul e siamo sul 65 a 64 Clippers, leggermente frastornati in questi ultimi minuti di gioco. Alla ripresa è una gara punto a punto : due liberi di Mills valgono il sorpasso Spurs, ma una gran penetrazione di Paul riporta i Clippers in vantaggio, di nuovo raggiunti da due tiri dalla lunetta di Leonard (16 pts fin qui) riportano tutto in equilibrio. Ottimo l’impatto, nuovamente, di Rivers jr che segna e blocca e in pochi istanti, ma Leonard è immarcabile e siamo 70 a 69 con poco più di due primi alla sirena. DeANdre in lunetta si conferma un fattore (per gli Spurs) con 0 su 4 tentativi di cui un pregevolissimo airball , molto diverso da Paul che con i suoi 4 a disposizione porta i suoi compagni sul + 5 (6 su 6 ai FT), mentre DJ invece lascia il campo a Davis: entrambe le squadre in bonus ad un minuto e mezzo dal termine. Scambio di punti Rivers (11 punti in 10 minuti di gioco sin qui)-Diaw-Paul e terzo quarto che si conclude con la penetrazioen di Crawford cui Ginobili con due liberi di Ginobili. 81 a 76 Clippers, con un Leonard da 18 punti e 6 assist, ed un Chris Paul da ben 24 punti (6 assist anche per lui) ma 4 falli personali: attenzione a quest’ultimo dettaglio che potrà condizionarne il proseguo della gara.
Quarto quarto. L’ultima frazione di gioco riparte con RIvers jr, Griffin, Redick, Davis e Crawford vs. Duncan, Diaw, Green, Ginobili e Parker. Subito un grande avvio dei Clippers firmato Rivers (13 fin qui “from the bench”) ed un gioco da 3 punti di Crawford cui fa seguito un altro immediato gioco da 3 punti anche per Rivers; con Paul fermo per il problema di falli il pargolo del Coach dei Clippers non sta momentaneamente facendo sentire la sua mancanza. Nonostante la rinascita di Parker, i Losangelini guidano di 11 punti, accorciati da un maestoso colpo al tabellone di Duncan che fissa lo score sul 93 a 84 e fa scaturire il timeout per la franchigia californiana. Alla ripresa dal timeout gli SPurs sono incontrollabili: non solo provocano il quinto fallo di Paul, ma accorciano a -5, e serve un gran crossover di Crawford per far tornare i Clips a referto punti e far chiamare ad un innervosito Popovich un timeout a 7’ circa dal termine della gara.
Al rientro dal timeout, con Parker che sbaglia due tiri liberi, Doc Rivers capisce le intenzioni di San Antonio e toglie nuovamente DeAndre Jordan dal parquet in favore di Davis ed evita così l’inizio di quello che potrebbe essere un lungo e logorante Hack-a-DeAndre. Azione confusa, anche per colpa degli arbitri che annullano un canestro forse buono a Redick, e Barnes ribadisce in rete l’errore di Davis: Duncan con un grande spin move dal post basso risponde a tono. 8 su 8 per Paul ai liberi, con 26 punti a referto,che diventano 28 dopo un ottimo lavoro di gambe. Non facciamo in tempo a scrivere che Paul firma il trentello personale, mentre continua il pessimo momento dall’arco degli Spurs, al contrario di un Redick trovato meravigliosamente libero da Paul che fissa il risulato sul 106 a 82 e 14 punti di vantaggio per gli uomini di Rivers. Leonard è però l’ultimo sperone ad arrendersi in questi concitati attimi di gioco e piazza due “bombe” dall’arco che valgono il -8 ed una flebile speranza per Popovich di riacciuffare la partita. Ancora i due liberi di Paul (10 su 10) valgono il + 10 Clippers, con gli Spurs che intensificano il pressing in fase dì’impostazione ma i losangelini mostrano una circolazione di palla stasera decisamente perfetta. Gara 4 si conclude con la vittoria dei Clippers all’At&T center di San Antonio, Texas, con il risultato di 114 a 105. Prestazione monstre di Paul e Griffin, 54 punti in 2 (34 Paul) che rimettono la serie in parità sul 2 a 2.
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FINAL |
|
25 |
26 |
30 |
33 |
114 |
|
25 |
22 |
29 |
29 |
105 |
STARTERS |
PT |
R |
A |
PF |
FG |
3FG |
FT |
TO |
STL |
BK |
MIN |
FPT |
C. Paul* |
34 |
3 |
7 |
5 |
11-19 |
2-6 |
10-10 |
2 |
1 |
1 |
38 |
51 |
B. Griffin* |
20 |
19 |
7 |
4 |
9-17 |
0-0 |
2-5 |
1 |
1 |
0 |
43 |
53 |
J. Redick* |
17 |
3 |
1 |
3 |
6-12 |
3-6 |
2-2 |
2 |
2 |
0 |
36 |
22 |
D. Jordan* |
6 |
14 |
1 |
1 |
3-5 |
0-0 |
0-4 |
1 |
1 |
4 |
32 |
26 |
M. Barnes* |
4 |
2 |
2 |
4 |
2-8 |
0-3 |
0-0 |
1 |
1 |
0 |
23 |
10 |
BENCH |
PT |
R |
A |
PF |
FG |
3FG |
FT |
TO |
STL |
BK |
MIN |
FPT |
A. Rivers |
16 |
0 |
1 |
2 |
7-8 |
0-0 |
2-2 |
1 |
1 |
0 |
18 |
18 |
J. Crawford |
15 |
2 |
3 |
1 |
6-13 |
0-3 |
3-3 |
0 |
0 |
0 |
28 |
23 |
G. Davis |
2 |
0 |
2 |
4 |
1-2 |
0-0 |
0-0 |
1 |
0 |
1 |
19 |
6 |
H. Turkoglu |
0 |
0 |
0 |
0 |
0-0 |
0-0 |
0-0 |
0 |
0 |
0 |
1 |
0 |
D. Jones |
0 |
0 |
0 |
0 |
0-0 |
0-0 |
0-0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
S. Hawes |
0 |
0 |
0 |
0 |
0-0 |
0-0 |
0-0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
J. Hamilton |
0 |
0 |
0 |
0 |
0-0 |
0-0 |
0-0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
STARTERS |
PT |
R |
A |
PF |
FG |
3FG |
FT |
TO |
STL |
BK |
MIN |
FPT |
K. Leonard* |
26 |
7 |
5 |
1 |
10-19 |
3-6 |
3-4 |
0 |
0 |
1 |
41 |
44 |
T. Duncan* |
22 |
14 |
3 |
6 |
8-13 |
0-0 |
6-10 |
2 |
2 |
2 |
38 |
44 |
T. Parker* |
18 |
2 |
1 |
1 |
7-15 |
0-3 |
4-8 |
0 |
0 |
0 |
27 |
22 |
T. Splitter* |
0 |
4 |
0 |
4 |
0-5 |
0-0 |
0-0 |
1 |
0 |
0 |
19 |
3 |
D. Green* |
0 |
2 |
2 |
1 |
0-6 |
0-6 |
0-0 |
0 |
0 |
0 |
27 |
6 |
BENCH |
PT |
R |
A |
PF |
FG |
3FG |
FT |
TO |
STL |
BK |
MIN |
FPT |
P. Mills |
14 |
3 |
3 |
3 |
4-10 |
2-5 |
4-4 |
1 |
0 |
0 |
21 |
22 |
M. Ginobili |
10 |
3 |
3 |
3 |
3-6 |
1-2 |
3-4 |
3 |
1 |
1 |
22 |
18 |
B. Diaw |
10 |
7 |
3 |
4 |
4-7 |
0-1 |
2-2 |
0 |
0 |
0 |
34 |
23 |
M. Belinelli |
3 |
2 |
1 |
0 |
0-2 |
0-2 |
3-3 |
0 |
0 |
0 |
7 |
7 |
C. Joseph |
2 |
0 |
0 |
0 |
1-1 |
0-0 |
0-0 |
0 |
0 |
0 |
1 |
2 |
M. Bonner |
0 |
0 |
0 |
1 |
0-0 |
0-0 |
0-0 |
1 |
0 |
1 |
4 |
0 |
*Articolo scritto con Simone Maccari