DALLAS – Sulla carta questa serie doveva essere una delle più combattute ed incerte del primo turno dei Playoffs NBA…invece i Mavericks si ritrovano con le spalle al muro: sono sotto 3-0 contro i Rockets e mai nessuno nella storia dei Playoffs è riuscito a vincere una serie ribaltando un 3 a 0. Oltre a questo si aggiungono le pesanti assenze di Rajon Rondo e Chandler Parsons (2/5 dello starting-five), entrambi out per infortunio. Nonostante ciò, i tifosi di Dallas si aspettano quantomeno una prova d’orgoglio da parte dei propri beniamini, in modo da allungare la serie almeno fino a Gara-5. Nowitzki & co. riusciranno nell’impresa?
Primo quarto: coach Carlisle decide di scendere in campo con Barea, Ellis, Aminu, Nowitzki e Chandler, mentre McHale risponde con Terry, Harden (pazzesco in Gara-3), Ariza, Jones e Howard. Balza subito all’occhio la marcatura su Harden che ha ordinato l’allenatore dei Mavericks: Aminu, una small/power forward, in difesa sulla stella dei Rockets a uomo faccia a faccia. Purtroppo la scelta difensiva nella prima frazione non si rivela vincente, dato che il Barba banchetta nel pitturato di Dallas che è un piacere. Il leit-motiv del primo quarto è la sintesi perfetta delle precedenti 3 gare: alley-oop come se piovessero per Howard, transizione offensiva ben orchestrata da Terry e Harden e la solita difesa inesistente per Dallas. Il primo quarto si chiude sul punteggio di 34 a 25 in favore dei Rockets, chiuso con un pregevole canestro in step-back di James Harden allo scadere del tempo.
Secondo quarto: il match si fa subito incandescente, con Howard a battibeccare con mezza squadra dei Mavericks. Nowitzki fa notare “garbatamente” al lungo di Houston di averlo colpito volontariamente al volto nella lotta rimbalzo, ma gli arbitri sono di altro avviso e fischiano fallo ai danni del tedesco. Carlisle non ci sta e sbotta contro i direttori di gara, che lo sanzionano con un fallo tecnico. Nell’azione successiva Devin Harris placca letteralmente Dwight Howard, che si trova da solo in campo aperto: altro giro, altro tecnico, questa volta ai danni del play di Dallas. Questi falli tecnici rappresentano la chiave di svolta dal punto di vista mentale per i Mavs. Ellis accorcia le distanze, sul punteggio di 41-36 per i Razzi a 7 minuti dalla fine della seconda frazione di gioco. Break dei Mavericks: due bombe da distanza siderale di Aminu e Villanueva ed un tap-in schiacciato di Tyson Chandler fanno esplodere l’American Arlines Center, impattando sul 44 pari. Un tarantolato Barea segna il + 2 per i Mavs ed un altro canestro da tre punti di un sorprendente Villanueva portano il vantaggio per i padroni di casa sul + 5, con coach Kevin McHale costretto a chiamare timeout. In questo secondo quarto va di scena l’hack-a-Howard: quest’ultimo, provvisto di una mano a dir poco quadrata dalla linea della carità, va in lunetta ben 9 volte, ma converte un solo tiro libero. Harden prova a riportare a contatto i suoi, ma Ellis e Barea rispondono presenti. Il primo tempo si chiude sul punteggio di 61 a 53 per i Mavs. In evidenza il presidente dei Mavericks Mark Cuban, in versione-ultrà appostato come al solito dietro la panchina dei suoi.
Terzo quarto: i Mavs escono dagli spogliatoi con la bava alla bocca, costruendo una terza frazione da antologia. Houston ha le polveri bagnate in attacco e Howard continua i suoi sciagurati viaggi in lunetta. Nei Mavericks si ergono a protagonisti Ellis, Barea ed Aminu: i padroni di casa non sbagliano praticamente nulla ed arrivano a toccare anche l’81-57. I Rockets hanno una discreta reazione, ma una fortunosa bomba di Richard Jefferson allo scadere del quarto fissa il punteggio sul 94 a 75 a favore della propria squadra. Barea, impeccabile fino a questo momento, è gravato di 4 falli ed è costretto a tornare in panchina.
Quarto quarto: si doveva prospettare un ultimo quarto di puro garbage-time, ma Houston è dura a morire. Josh Smith segna qualcosa come 20 punti nel giro di 7 minuti e Brewer fa il bello ed il cattivo tempo in penetrazione ed in contropiede. I Rockets arrivano anche sul -7 a 3 minuti dalla fine dalla partita, ma Nowitzki, fin lì stranamente silente e poco coinvolto in attacco, sale in cattedra e respinge prepotentemente indietro le velleità degli avversari. Grazie a WunderDirk i Mavericks ritrovano la tranquillità e amministrano bene il vantaggio fino al termine della gara. Il match si chiude sul 121 a 109 per i Mavs. Decisive ai fini del risultato le prove di Barea, Ellis, Nowitzki, Aminu ed il buon apporto della panchina dei padroni di casa (Stoudamire e Villanueva su tutti). Aminu ha preso bene le misure ad Harden nel corso della gara, e sarà interessante vedere come McHale risponderà alla genialata tattica di Carlisle in Gara-5.
STARTERS |
PT |
R |
A |
PF |
FG |
3FG |
FT |
TO |
STL |
BK |
MIN |
FPT |
J. Harden* |
24 |
5 |
5 |
2 |
7-15 |
1-7 |
9-9 |
1 |
2 |
0 |
36 |
40 |
D. Howard* |
13 |
7 |
1 |
4 |
5-7 |
0-0 |
3-13 |
2 |
1 |
2 |
36 |
23 |
T. Jones* |
13 |
6 |
0 |
0 |
5-12 |
0-2 |
3-3 |
1 |
1 |
0 |
18 |
19 |
T. Ariza* |
7 |
5 |
2 |
4 |
2-10 |
0-5 |
3-3 |
0 |
2 |
0 |
33 |
18 |
J. Terry* |
3 |
1 |
3 |
2 |
1-5 |
1-4 |
0-0 |
0 |
1 |
0 |
22 |
11 |
STARTERS |
PT |
R |
A |
PF |
FG |
3FG |
FT |
TO |
STL |
BK |
MIN |
FPT |
M. Ellis* |
31 |
6 |
3 |
3 |
13-21 |
2-6 |
3-5 |
5 |
1 |
0 |
39 |
39 |
J. Barea* |
17 |
3 |
13 |
5 |
7-15 |
2-6 |
1-2 |
4 |
1 |
0 |
36 |
43 |
D. Nowitzki* |
16 |
8 |
4 |
2 |
7-14 |
0-1 |
2-2 |
1 |
0 |
1 |
35 |
32 |
A. Aminu* |
16 |
12 |
2 |
3 |
6-10 |
3-5 |
1-3 |
2 |
0 |
1 |
38 |
31 |
T. Chandler* |
10 |
14 |
1 |
4 |
4-4 |
0-0 |
2-6 |
0 |
0 |
2 |
29 |
28 |
Team Stats
|
|
|
STAT |
TOTAL |
TOTAL |
Points |
109 |
121 |
Field Goals |
38-81, 46% |
51-94, 54% |
Free Throws |
26-40, 65% |
9-21, 42% |
3-pointers |
7-31, 22% |
10-28, 35% |
Off. Rebounds |
7 |
16 |
Def. Rebounds |
31 |
36 |
Total Rebounds |
38 |
52 |
Assists |
21 |
25 |
Blocks |
4 |
5 |
Fouls |
24 |
28 |
Steals |
10 |
3 |
Turnovers |
10 |
15 |