Anche per Manu Ginobili è tempo di riflessioni. Sinceramente un po’ in difficoltà in questo primo turno PO, l’argentino ora deve pensare bene a cosa fare nell’immediato futuro. Due anni fa in questo periodo aveva ipotizzato un ritiro, prima di ripensarci per la corsa al titolo del 2014 e del tentativo di back-to-back che si è però arrestata qualche ora fa a Los Angeles. La guardia degli Spurs, interrogato nel post-partita, non ha voluto sbilanciarsi. Anzi. Si prenderà del tempo prima di capire se vorrà tornare per l’ennesimo ballo oppure fermarsi e godersi la ‘pensione’.
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“Non so cosa succederà. Potrebbe essere una cosa che mi verrà facile. Ma al momento non so cosa voglio fare e non voglio prendere decisioni dopo una gara con un finale amaro come questa. Qualche volta ti senti orgoglioso di te stesso perché stai facendo ottime prestazioni. Altre partite pensi ‘Che diavolo sto facendo qui? Era meglio se stavo a casa a giocare con i miei figli’. E’ un momento difficile. Devo solo sedermi, lasciar scorrere via tutta l’amarezza e poi prendere una decisione. Mi sento meglio rispetto a due anni fa. Dop la sconfitta contro Miami ero molto scontento. Mi ha fatto malissimo. Ma non è stata una sfida quella di tornare sui miei passi e giocare di nuovo. Anzi…. non mi sentivo ancora un ex-giocatore. Avevo ancora cose da dare e mi divertivo. Mi son divertito in questi due anni.”
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Sulla falsa riga di Gino, anche il suo compagno di squadra, Tim Duncan. Immortale come pochi. A 39 anni deve prendere una decisione anche lui. Ma il caraibico nel post-match non si è lasciato andare a proclami:
“Non ho intenzione di rilasciare alcun comunicato sul mio futuro”