La domanda, come (spero) abbiate capito, è provocatoria. Ma ci permette di fare alcune interessanti considerazioni sulle statistiche nello sport e su come esse spesso siano usate per dare una visione parziale delle cose.
Tutto parte ieri sera, mezzanotte circa. LeBron James sulla sirena manda a bersaglio il canestro della vittoria, portando la serie con i Bulls sul 2-2 (clicca qui per il video). Come al solito succede in questi casi, la domanda diventa subito virale:
LeBron James è o non è un giocatore “da ultimo tiro”? Li prende o non li prende sti benedetti tiri nel finale? Li segna si o no?
A tal proposito, ESPN ha proposto una delle sue grafiche. Ovviamente, per dare un’idea di “grandezza”, il citofono a cui si va a bussare è sempre lo stesso: His Airness, sua maestà, Micheal Jordan. Subito l’immagine.
Tutto molto chiaro. Tiri negli ultimi 5 secondi del Quarto quarto o dell’Overtime in gare di postseason. 11 conclusioni a testa. MJ 5 bersagli, LBJ 6. La pietra tombale su ogni tipo di discussione.
“Lo dicono anche i numeri” è il coro che in molti sarebbero già pronti ad intonare. Lebron è più decisivo nei finali PO di Micheal Jordan. Il dato incontrovertibile che pone fine ad ogni tipo di discussione sembra essere stato finalmente trovato.
I numeri però, molto spesso, possono essere accomodati a proprio piacimento. O quanto meno manipolati a seconda del punto di vista che si vuole mettere in evidenza.
Ed è proprio in ragione di questo che la stessa ESPN poco più tardi ha pubblicato un’altra infografica, dello stesso identico tipo. Con numeri un po’ diversi.
Stavolta i dati cambiano. E di molto. La percentuale di MJ è migliore e soprattutto, quando la palla pesa, non c’è storia (il 3-3 nei “Win or go home” game di Jordan è davvero senza senso). Ma come? E i dati di prima allora? Semplicemente si è allargato il campione ai tiri negli ultimi 24 secondi (prima erano 5) e si è fatta distinzione all’interno di essi a seconda della situazione.
Facile, no? Prima LeBron era (addirittura) più clutch di Jordan, adesso invece sembra non esserci paragone. In medio stat virtus direbbero i latini. Forse sì, ma in realtà il consiglio è uno solo: contestualizzate sempre tutto ciò che leggete, anche se suffragato da dati che (sembrano) incontrovertibili.