ATLANTA HAWKS
Jeff Teague, voto 8. Il migliore degli Hawks in questa partita, 26 punti conditi da 8 assist seppur ancora in difficoltà al tiro, 9/20, si prende responsabilità e gioca in sicurezza sia quando viene schierato da play sia quando viene schierato da guardia in coppia con Schröder e manda a segno la tripla del +7 a 1’ dalla fine che (quasi) manda i titoli di coda. Bentornato
Al Horford, voto 7. Ennesima doppia doppia per il lungo di Atlanta, 18 punti e 10 rimbalzi seguiti da tanta difesa su Gortat che fa sì che il lungo di Washington sia meno decisivo nelle ultime due partite. Se Horford continua ad essere questo giocatore Atlanta può sognare la finale di Conference. Sicurezza
Dennis Schröder, voto 7. Dopo una gara 3 dai due volti, gioca una gara 4 con il lato migliore con cui aveva chiuso la precedente partita segnando 16 punti e distribuendo 8 assist, non male per un giocatore al secondo anno. In crescendo
Kyle Korver, DeMarre Carroll, voto 5. Un’altra partita incolore per i due esterni degli Hawks, Korver segna 6 punti come in gara 3 ma non incide anche se distribuisce 4 assist con Atlanta che aspetta tremendamente il suo “ritorno”.
Carroll dopo due buone partite è visibilmente calato nelle ultime due, 5 punti e solo 2/8 al tiro in gara 4, troppo poco anche in difesa nella marcatura di Pierce. Inconsistenti
Paul Millsap, voto 7,5. Torna in quintetto e il suo impatto in questa partita è decisivo, 19 punti con 6 assist e tanto movimento sia in attacco che in difesa, facendoci vedere il Millsap rapido a cui eravamo abituati quest’anno, inoltre realizza un 5/5 ai liberi, compreso il 2/2 finale per la vittoria. Dinamo
Bazemore, voto 5. Questa volta non incide, non solo per i 5 punti segnati ma tutta la voglia ed energia messa nel match precedente non si vedono con coach Budenholzer che lo lascia sul parquet solo 15’. Il suo apporto dalla panchina è quanto mai importante per Atlanta in questa serie se Carroll è lo stesso degli ultimi due incontri. Spaesato
WASHINGTON WIZARDS
Bradley Beal, voto 8. In questa ultima gara si è visto l’effetto “Westbrook” sprigionato in piena regola. Con l’assenza di Wall, Beal si è dovuto fare carico di responsabilità-extra( come è capitato al play dei Thunder in regular season, quando l’altro componente del dynamic duo a causa dell’infortunio al piede destro, ha dovuto saltare più della metà delle gare in calendario). E ha risposto egregiamente( qui in misura meno debordante rispetto a Wes, quella serie di triple doppie sarà difficilmente riproducibile in futuro). I 34 punti segnati( top scorer di Washington) e i 3 palloni recuperati non dicono abbastanza del suo reale impatto su entrambi i lati del campo, anche se alla fine è arrivata la sconfitta.Westbrook effect.
Ramon Session, voto 6. Apparso meno titubante sulle scelte in attacco, prende i suoi tiri e meno iniziative personali, rifiutando buone opportunità per segnare e non dover sovraccaricare di lavoro Beal. L’anello debole del back court. Finirà con 13 punti e 5 assist. Fantasma
Paul Pierce, voto 7.5. Mai una lettura sbagliata, chirurgico da fuori(con il 71%), rifila tre stoppata nonostante i 37 anni e l’atletismo ormai limitato. Peccato per l’unico neo dell’ultimo quarto, queilo 0/2 da fuori nel momento in cui Washington avrebbe potuto cambiare l’inerzia della partita. Chirurgico
Nene, voto 7. Fatica a difendere sui lunghi Hawks, lui come Gortat, ma dall’altra parte ripaga i suoi con canestri nel pitturato ( 10 su 12 provengono dai pressi del ferro) e giocate da facilitatore. Tra i dieci punti c’è anche un bel punto esclamativo con la schiacciata in testa ad Horford. Guerriero
Gortat, voto 4.5. Praticamente nullo su ambedue i lati del campo. Poco da dire sulle pessime percentuali al tiro( 1/7 con il 14% dal campo) o sulla valanga di canestri subiti da Horford e Millsap. Fuori ritmo, fuori forma, fuori gara. rimandato