Gli Atlanta Hawks vincono gara 5 grazie a un rimbalzo offensivo con seguente canestro di Al Horford dopo che Paul Pierce aveva mandato a segno la tripla del +1. Andiamo a vedere chi sono stati i migliori ed i peggiori di questa sfida.
ATLANTA HAWKS
Teague, voto 6,5. Il play titolare degli Hawks non gioca una grande partita pur segnando 14 punti con 6/13 dal campo e distribuendo 5 assist, perde però 7 palloni e coach Budenholzer lo tiene in panchina nei momenti finali, va avanti a folate segnando e perdendo palla, facendo un assist e subito dopo commettendo fallo, ha il merito però di rendersi conto di andare da Horford quando le cose non girano. Corrente alternata
Horford, voto 8,5. Senza dubbio il migliore di Atlanta, segna 23 punti, cattura 11 rimbalzi di cui ben 6 offensivi e 5 stoppate di cui l’ultima nel momento decisivo della partita, conduce alla grande il contropiede in coppia con Carroll che da il vantaggio prima della tripla di Pierce e poi cattura il rimbalzo offensivo segnando il canestro decisivo, cosa chiedergli di più? Devastante
Schröder e Millsap, voto 6. Il play di riserva non gioca una gran partita tirando con 3/12 dal campo e segnando solo 6 punti di cui però 4 importanti nell’ultimo quarto con Atlanta in piena rimonta.
Millsap segna sì 14 punti ma perde 6 palloni anche se si sbatte in difesa su Nenè tenuto solo a 9 punti, gli Hawks sicuramente però si aspettano di più da lui.
Un passo indietro
Korver e Carroll, voto 5. Gli esterni di Atlanta anche in questa partita non sono quelli che i tifosi degli Hawks ricordano, il #26 segna solo 3 punti ma si sbatte in difesa recuperando 6 palloni, troppo poco però per fargli guadagnare la sufficienza. Carroll realizza una doppia doppia da 10 punti e 10 rimbalzi ma le carambole vengono quasi tutte da rimbalzi non contestati e dei 10 punti la metà li segna nel primo quarto, ad Atlanta serve assolutamente il #5 delle prime due gare. Kyle e DeMarre dove siete?
Muscala, voto 6,5. Il lungo di Atlanta gioca una buona partita realizzando 8 punti in 15’ con 4/5 al tiro e le sue prestazioni sono in crescita lavorando anche bene in difesa e potrebbe ritagliarsi ulteriori minuti nelle prossime sfide. Sostanza
LEGGI DI PIÙ: Wall non basta, è degli Hawks gara 5
WASHINGTON WIZARDS
John Wall, voto 7. “HE’S BACK!”: gridano i beat writers della capitale. Assente per tre delle cinque gare di questa serie, Wall rimette finalmente piede in campo partendo nello starting five con una fasciatura alla mano sinistra. Gioca senza paura di prendere di contatti, non si riposa in difesa e gestisce ogni singolo possesso come se non avesse fratture multiple alla mano. Certo, qualche misura cautelare in attacco la prende, come la scelta di ripiegare un po’ di più sui floater e un po’ di meno sulle entrate fisiche a canestro. Ma la cosa non lo condiziona più di tanto. Le sei palle perse e il fatto che sia andato in lunetta soltanto una volta, sono lo scotto minimo da pagare per uno la cui stagione sembrava poter essere già finita. E’ meglio un Wall al 90%( in grado comunque di dare via palloni in questa maniera) o un Wall a bordocampo? Bentornato
Bradley Beal, voto 6.5. Nel secondo quarto, favorisce il controparziale Wizards. I suoi canestri in contropiede sono vitali per far tenere a galla Washigton. Il problema si chiama turnovers, 5 collezionate da lui in questa gara, che sommate a quelle di Wall fanno 11. Troppe per il back court titolare. I 23 punti valgono fino ad un certo punto, se le percentuali (specialmente quella da fuori, 20%) sono così basse. Non si può biasimare più di tanto, però, chi cerca con continuità il ferro e riesce ad andare spesso in lunetta. Make it or break it
Paul Pierce, voto 6.5. E’ l’uomo dei canestri importanti. Anche in gara 5, segna a 30 secondi dalla fine un tiro da tre che sa tanto di game-winner( sulla falsa riga di gara 3). Salvo poi essere smentito nell’azione successiva da Horford e dal suo buzzer sotto canestro, su rimbalzo offensivo. Oltre ad un ultimo quarto da protagonista, morbido per il resto della partita in marcatura individuale su Millsap (che appena poteva lo attaccava spalle a canestro) e lento in close out sugli esterni. Giocatore d’azzardo
Nene, voto 5. Un aspetto che emerge da questa serie è la difficoltà dei lunghi di Washington nel contenere Millsap e (soprattutto) Horford. Il brasiliano si è trovato accoppiato con entrambi, soffrendo parecchio il secondo. In attacco appare un po’ fiacco, subisce un paio di stoppate da Horford, chiuderà con 9 punti( 4/11 dal campo).Precario
Gortat, voto 5. Horford abusa di lui in ogni variante offensiva. Osservando la shotchart del lungo di Atlanta si può notare come abbia tirato da varie zone del campo senza abbassare le sue percentuali. Battendo Gortat dalla media distanza, nella restricted area e in penetrazione. Sul pick and pop l’aiuto è spesso tardivo e non riesce a prendere le misure su quanta separazione concedere ad Horford per poterlo marcare al meglio. Offensivamente si salva, giocando un paio di buoni pick and roll con Wall e mettendo a segno i suoi piazzati dal post basso. Sottomesso