Adam Kilgore ha analizzato sul Washington Post la situazione di Paul Pierce subito dopo l’eliminazione subita ieri sera dagli Atlanta Hawks. I suoi Washington Wizards sono stati eliminati per 4-2, dopo un ultimo disperato tentativo di buzzer beater proprio da parte di The Truth, negato dagli arbitri e dal replay. Pierce si è poi allontanato dal campo salutando i fans ed imboccando il tunnel verso gli spogliatoi a capo chino.
In realtà, quello che mi passava per la mente è questo: non potrò ancora affrontare molte di queste imprese. Queste corse lungo la stagione NBA, lungo i Playoffs, sono molto intense emotivamente. Ti prendono non solo gran parte del corpo, ma anche della mente, dello spirito.
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Pierce ha un’opzione per l’anno prossimo a $6 milioni. Si consulterà con i figli, la moglie e la madre, prima di prendere una decisione sul proprio futuro. Che sia a Washington o da qualche altra parte. Il 37enne e futuro Hall of Famer ha alle spalle una carriera di 17 anni che comprende un titolo NBA con i Boston Celtics, di cui è stato l’icona per anni.
Non so nemmeno se continuerò a giocare a basket, – ha dichiarato Pierce.
Nonostante una partita non particolarmente brillante (1-7 al tiro), nel momento decisivo i compagni si sono rivolti a lui, che ha messo la palla nel cesto. Le sue dita però hanno rilasciato il pallone con qualche millesimo di secondo di ritardo rispetto alla sirena.
Diciamo sempre che è un gioco di centimetri, di frazioni di secondo. Succedono tante cose durante una partita.