Pelicans, tanti nomi per la panchina

I New Orleans Pelicans sono alla ricerca di un nuovo coach dopo l’esonero di Monty Williams. Al momento sono molti i candidati per una panchina che è diventata nel corso degli anni molto appetibile soprattutto grazie alla presenza nel roster di NOLA di un talento del calibro di Anthony Davis, autentico trascinatore della squadra che è uscita al primo turno dei Playoffs contro i Golden State Warriors.

La dirigenza dei Pelicans nel nome del general manager, Dell Demps, sta vagliando diverse ipotesi e la situazione sembra molto nebulosa al momento. Per esempio si vocifera di un interessamento nei confronti di Alvin Gentry, attuale assistente di Steve Kerr ai Warriors. L’ex tecnico dei Phoenix Suns ha grande esperienza nella Lega – esperienza maturata alla bottega di Mike D’Antoni e Doc Rivers – ma non potrà essere interpellato fino al termine della postseason con Golden State, e non è detto che ad allora non sia già stato assegnato l’incarico da New Orleans.

Un altro nome sul taccuino di Demps è quello di Jeff Van Gundy, ex allenatore di New York Knicks e Houston Rockets, ma è difficile che il fratello di Stan decida di tornare a sedersi in panchina – l’ultima sua stagione 8 anni fa – visto il suo ruolo di apprezzato analyst e commentatore televisivo per ESPN.

Appare ardua anche la pista John Calipari: l’attuale coach di Kentucky è stato accostato ai Pelicans per via della familiarità con Anthony Davis, che è stato cresciuto al College proprio dall’allenatore dei Wildcats con cui ha mantenuto un ottimo rapporto anche dopo l’approdo nella NBA, ma è stato lo stesso diretto interessato a smentire questo possibile scenario.

Negli ultimi giorni sono in ascesa le quotazioni di Scott Brooks, lasciato a piedi dai Thunder dopo la mancata qualificazione agli ultimi Playoffs. Ciò non cancella l’ottimo lavoro svolto negli anni ad Oklahoma City da parte di Brooks – cercato anche dagli Orlando Magic – che ha contribuito alla ricostruzione della franchigia portandola anche alle NBA Finals 2012, perse poi al cospetto di LeBron James ed i suoi Miami Heat in 5 partite.

 

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Pubblicato da
Simone Domenichetti

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