Categorie: Playoffs NBA 2015

Rockets-Warriors: Top&Flop di gara-4

Dopo la vittoria dei Rockets in gara-4 andiamo ad analizzare le prestazioni delle due squadre con i nostri Top&Flop.

 

HOUSTON ROCKETS

Jason Terry, voto 6. Quando Harden gioca così non c’è granché bisogno del suo apporto, anche se partecipa alla festa del primo quarto con una tripla. Riesce a riempire il suo tabellino con 10 punti, 6 rimbalzi e 4 assist, sempre meglio di niente. Utile alla causa.

James Harden, voto 9. Francamente è difficile trovare le parole per descrivere una prestazione del genere. Sonnecchia nel primo quarto, quando ci pensano i compagni a segnare a ripetizione, per poi esplodere letteralmente nei successivi tre periodi in cui segna da qualsiasi posizione, in qualsiasi modo, contro qualsiasi difensore. Nel finale, quando Golden State si riporta a -6 sul 98-104, piazza la tripla della “staffa” allo scadere dei 24” che taglia le gambe agli avversari. Devastante.

Trevor Ariza, voto 7. La giocata più importante la fa a metà secondo quarto, quando Golden State è in fase di rimonta e lui segna una favolosa tripla dall’angolo subendo fallo e trasformando il tiro libero supplementare. Per il resto ordinaria amministrazione, con qualche canestro pesante, un buon apporto a rimbalzo e la solita difesa. Imprescindibile.

Josh Smith, voto 7.5. Mezzo voto in meno per le troppe palle perse (6) e la scarsa precisione ai liberi (3 su 12), ma l’ex Pistons gioca una partita pazzesca, propiziando l’allungo nel primo quarto in cui segna ben 13 punti e chiudendo con 20 punti, 6 rimbalzi, 5 assist, 2 stoppate e un solo errore al tiro. Se riesce ad attestarsi su questi livelli Houston potrebbe allungare questa serie più di quanto fosse lecito aspettarsi. Cecchino.

Dwight Howard, voto 5.5. Rischiamo di passare per ingenerosi con l’insufficienza al centro ex Orlando, che va a referto con la solita doppia doppia (14 punti e 12 rimbalzi) ma perde la testa in maniera incomprensibile quando rifila quella brutta gomitata a Bogut. Gli arbitri non se la sono sentita di espellerlo, ma la NBA potrà analizzare le immagini e, se decidesse di squalificarlo per gara-5, quell’attimo di follia potrebbe costare l’eliminazione dei Rockets. Nervoso.

Terrence Jones, voto 6.5. McHale gli concede parecchi minuti e lui risponde presente lottando sotto i tabelloni e andando più volte a bersaglio con il jumper. Il suo apporto dalla panchina si rivela fondamentale soprattutto nel secondo tempo, quando aiuta i suoi Rockets a tenere a distanza gli avversari. Riserva di lusso.

 

GOLDEN STATE WARRIORS

Steph Curry, voto 7. Giudicare la sua partita non è per niente facile per via della brutta caduta che lo costringe a tornare negli spogliatoi a metà secondo quarto, ma quando viene nuovamente schierato nel secondo tempo fa capire il motivo per cui è stato eletto MVP, sparando, tra le altre, la tripla del 98-104 che sembra rimettere definitivamente in partita Golden State. Nonostante la botta subita è uno dei migliori, il che la dice lunga sulla prestazione dei compagni. Leader sempre e comunque.

Klay Thompson, voto 6. Il giudizio della guardia americana è una media tra i momenti in cui si accende e firma parziali per Golden State e quelli in cui invece si estranea dalla partita, prendendo forzature e spezzando il ritmo offensivo dei “guerrieri”. Offensivamente, comunque, la partita nel complesso è ottima, ma sulle sue spalle pesa anche la fase difensiva, dove non è praticamente mai riuscito a contenere Harden (non che i suoi compagni siano riusciti a farlo, sia chiaro). Incostante.

Harrison Barnes, voto 5.5. Ha il grande merito di essere uno l’unico a segnare dal campo nei primi 6 minuti di gioco, quelli in cui Houston scava il solco che poi si rivelerà decisivo. Eccezion fatta per quei primi punti, tuttavia, non riesce ad esprimersi sui suoi livelli, sbagliando spesso conclusioni che in altre circostanze avrebbe segnato. Sicuramente meglio rispetto a gara-3 comunque. In ripresa.

Draymond Green, voto 7. Mezzo voto in meno per non essere riuscito a limitare i falli ed essere così uscito anzitempo dal parquet. Chiude comunque con 21 punti, 15 rimbalzi, 4 assist e 5 stoppate che tengono varie volte in vita i Warriors nei momenti più difficili, a dimostrazione che è uno degli elementi più importanti di questa squadra. Trascinatore.

Andrew Bogut, voto 5. Il peggiore dei suoi, perde il duello con Howard (anche nel “corpo a corpo”) e termina la partita senza neanche un canestro segnato. Se Golden State vuole chiudere la serie in gara-5 avrà bisogno più che mai del suo centro. Spaesato.

Andre Iguodala e Leandro Barbosa, voto 6. Il loro apporto dalla panchina è importante, perché offensivamente aiutano Golden State a restare a contatto e difensivamente danno riposo a Thompson e Barnes, anche se nemmeno loro riescono a limitare i Rockets. Se i Warriors sono ancora lì a giocarsela dopo 40′ minuti, comunque, è anche merito loro. Riserve importanti.

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Pubblicato da
Andrea Falcetti

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